Il progetto
ministeriale si attua in circa 30 scuole di Lombardia, Campania,
Piemonte
Le scuole definirannoa priori e in modo esaustivo gli “elementi di
riferimento” della valutazione dei docenti che hanno aderito al
progetto, potendo stabilire indicatori peculiari in aggiunta a quelli
ministeriali, che sono: - il curricolo professionale dei docenti; - un
documento di autovalutazione (riguarda: gestione dell’apprendimento,
aggiornamento continuo, apporto disciplinare specifico, motivazione
degli alunni, gestione del gruppo-classe, gestione dell’innovazione
scolastica, relazioni con i colleghi, rapporti con gli attori esterni
alle scuole, ricerca didattico/educativa); - l’apprezzamento, da parte
degli studenti e loro genitori, circa i docenti che si distinguono per
la preparazione professionale e l’apporto in seno alla comunità
scolastica (tale strumento di valutazione opera limitatamente alle
classi del sedondo biennio della Scuola Secondaria di II
grado).
La procedura valutativa - per l’attribuzione di un premio (circa
1500 euro, una tantum) a una quota (30% del numero dei candidati) di
docenti, di ruolo o non di ruolo, che prestino servizio da almeno tre
anni nella stessa scuola - è interna alle singole scuole candidatesi,
ed è effettuata dal “Nucleo di valutazione” composto da docenti in
servizio nella scuola, dal Dirigente Scolastico e da eventuali esperti
(potrà fare parte del Nucleo anche il Presidente del Consiglio di
Istituto, ma senza diritto di voto). I docenti componenti il Nucleo non
possono partecipare alla selezione, ricevono un compenso
(indicativamente 700 euro) determinato dalla scuola per la funzione
svolta, non dovranno avere alcun vincolo di parentela o altra
riconosciuta incompatibilità con i docenti valutandi. La procedura, che
deve concludersi entro il prossimo maggio, non comporta formazione di
graduatoria, e il nome dei candidati non premiati non viene reso noto.
Il Miur progetta di estendere la valutazione a tutte le scuole, negli
anni a venire. (da Anief)
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