''Mentre l'assessore
alla cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, cerca di
sciogliere il nodo amletiano 'federalismo si' federalismo no', nel
dubbio taglia i fondi alla scuola. E lui e il Direttore Generale
dell'USR (Ufficio Scolastico Regionale) Mercurio, sembrano anche
soddisfatti''. Lo si legge in una nota dell'Unione Sindacale di Base
(Usb) Scuola della Calabria.
''Cosi', dopo il 'piano di rientro sanitario', che sta sgretolando la
sanita' pubblica in Calabria - sostiene USb Scuola - ecco il piano di
smantellamento della scuola pubblica statale. Questo il senso del Piano
di dimensionamento regionale, presentato nei giorni scorsi
dall'Assessore, dove si annunciano, con estrema disinvoltura, chiusure
di scuole e tagli al personale e dove si fa riferimento al federalismo
scolastico, ritenendolo una sfida, perche' potra' servire a ridurre il
divario oppure per allargarlo, dipende da come il sistema si sapra'
porre''.
''Tutto cio' viene dichiarato - conclude la nota - senza tenere
in nessun conto lo studio fatto dalla Fondazione Agnelli e tanto caro
allo stesso Caligiuri, studio che evidenzia a chiare lettere che, in
uno scenario federalista, il taglio complessivo dei docenti sarebbe del
12,9%, pari a 96 mila docenti in meno, con una contrazione maggiore al
Sud, dove si raggiungerebbero punte comprese fra il 22 e il 24 % in
Calabria e Sicilia; in totale ci sarebbero oltre 60 mila docenti in
meno solo al Sud''. (ASCA)
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