Preg.mo Onorevole
Mariastella GELMINI
Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
ROMA
Preg.mo Onorevole
Giulio TREMONTI
Ministro dell’Economia e delle Finanze
ROMA
On. li Ministri,
lo scrivente Mario Di Nuzzo, in qualità di assistente amministrativo,
esprime profonda preoccupazione per le conseguenze derivanti
dall’art. 64 del D. lgs n. 112/08, con cui è stata disposta una
riduzione complessiva nel triennio 2009-2011 del 17% delle dotazioni
organiche del personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA).
L’ordinanza n. 2227 del 14.03.2011, con cui la Sezione III Bis del TAR
del Lazio, ha sollevato la questione della legittimità costituzionale
dell’articolo di cui sopra, su richiesta formulata dal sindacato
SNALS-CONFSAL, costituisce senz’altro un elemento di notevole rilevanza
su cui il Ministero della Pubblica Istruzione dovrà effettuare le
necessarie valutazioni, per la gestione delle 51.402 unità di personale
non docente con contratto a tempo determinato.
Il Tar del Lazio ha sottolineato come la norma finalizzata a perseguire
l’obiettivo della qualificazione e della valorizzazione del personale
scolastico, risulti ispirata a mere “esigenze di cassa” e come sia
stato autorizzato il Ministero a determinare “a proprio ed esclusivo
piacimento” ogni modalità su come attuare la riduzione del personale
non risultando rispettosa della ripartizione di competenze tra Stato e
Regioni in materia scolastica.
Insomma, il legislatore avrebbe difeso tale norma, asserendo il
recupero di efficienza e di efficacia del sistema dell’istruzione,
mentre in realtà il perseguimento parrebbe finalizzato esclusivamente
al contenimento della spesa pubblica, assegnando all’amministrazione il
potere di ridurre in modo perentorio le dotazioni organiche del
personale.
I servizi scolastici, per l’indubbia importanza che rivestono, non
possono essere privati del personale non docente (ATA), in quanto
sarebbe violato un diritto fondamentale garantito dalla Carta
costituzionale, il diritto all’istruzione, e pertanto non possono
scendere al di sotto di standard qualitativi minimi, altrimenti non
sarebbe possibile garantire neanche livelli minimi di istruzione.
Ritengo sig. Ministro che sia ragionevole da parte sua, di concerto col
Ministro dell’Economia e delle Finanze cercare una soluzione urgente
per bloccare la terza tranche di tagli, perché altrimenti sarà
difficile coprire tutte le esigenze, e intollerabile sopportarne le
conseguenze.
Un servizio formativo adeguato basato su un modello scolastico
efficiente e competitivo, dovrà tener conto della componente del
personale ATA di ausilio alle attività didattiche, ma certo non di
categoria inferiore.
distinti ossequi
L’assistente amministrativo
Mario Di Nuzzo