La scuola italiana,
la scuola delle beffe. Nuova mossa destabilizzante come conseguenza
della riforma Gelmini sull'Istruzione in Italia, che sta rapidamente
perdendo punti rispetto al resto d'Europa: 11.200 docenti di lingua
inglese tagliati nella scuola primaria, quella elementare, tanto per
capirci. Questi insegnanti dovranno
tramutarsi in "docenti a largo raggio", ovvero, in grado di insegnare
in due aree principali, cioè quella letteraria e quella scientifica.
Sostanzialmente comprendere
dall'italiano, all'inglese, alla matematica, alle scienze, ma senza
separazione netta fra i due settori.
In pratica, chi fino ad oggi ha insegnato matematica, potrà anche
insegnare inglese. E altri disastri del
genere.
Tutto questo messo in pratica nella
scuola primaria, per bambini che si trovano in quella fascia di età,
dai sei ai dieci anni, in cui non poche prove scientifiche hanno
determinato il più alto livello di apprendimento di una lingua
straniera, che grazie al ministro Gelmini verrà stravolta completamente
e gli insegnanti saranno abilitati all'insegnamento delle lingue dopo
un corso di 340 ore, parte delle quali tenute su internet...
Vedremo quindi insegnanti di una certa età ed esperienza, costretti a
riprendere in mano i libri e ad imparare quegli stessi rudimenti di
lingua straniera che dovranno insegnare ai bambini.
Per la cronaca: in alcuni Paesi
dell'UE, nelle scuole elementari vi sono insegnanti altamente
qualificati che insegnano una o più lingue straniere, per fare giungere
gli scolari alla scuola media con una più che discreta padronanza delle
materie linguistiche.
Non si sa dove si andrà a finire di
questo passo. Gli italiani in grado di sostenere una conversazione non
impegnativa in lingua straniera sono calati dal 46% del 2005 al 41% nel
2010.
Verrebbe da esclamare, rigorosamente in inglese: "My God, why have You
forgot us?" ("Oh, Dio, perché ci hai abbandonato?")
(da http://www.edizionioggi.it/)
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