Il parere richiesto dal MIUR, firmato dal D.G. Luciano Chiappetta (
Prot. N. AOOODGPER), all’Avvocature dello Stato “in ordine ai
comportamenti da assumere ai fini della corretta esecuzione della
Sentenza di cui trattasi” ovvero la 41 del 7/02/2011, lascia l’amaro in
bocca soprattutto nelle sue battute finali che cito testualmente “Una
diversa interpretazione del quadro normativo intesa […] a ripristinare
la possibilità di trasferirsi da una provincia all’altra
necessariamente, (a pettine), comporterebbe, comunque un notevole
disagio per tutti gli aspiranti già inclusi nelle graduatorie delle
rispettive province, considerato che le relative posizioni potrebbero
essere superate e stravolte da quelle di altri aspiranti, con un
conseguente rischio di ulteriore e nutrito contenzioso”. C’è da
chiedersi: si riferisce ai docenti di Palermo, Trapani e Canicattì
scavalcati da quelli che scenderebbero da Belluno, o viceversa? La
risposta è fin troppo ovvia! Sinceramente, con tutta la buona volontà,
non riesco a ravvisare nelle suddette parole le aspettative dei docenti
precari del SUD (invero, da questa lettera non doveva scaturire alcuna
aspettativa per nessuno, bensì solo dati tecnico - giuridici); ravviso
invece, ancora una volta, l’estremo tentativo di arrampicarsi sugli
specchi sperando fino all’ultimo di bloccare, forse per sempre, tutti
quei precari che stavano pensando di andarsi a guadagnare il pane nelle
regioni del Nord.
Il Miur cerca il conforto dell’avvocatura dello Stato perché ha già
deciso di non accettare i trasferimenti, con il pieno consenso di quasi
tutti i sindacati (ad eccezione dell’Anief e di qualche altro), spinto
dalle mire secessioniste della Lega Nord per l’indipendenza della
Padania (ma, unni stà sta Padania?). Che parere potrà dare
l’avvocatura dello Stato che ha rappresentato lo stesso Stato dinanzi
alla Corte Costituzionale per il giudizio di legittimità della legge
che istituiva le code e che aveva invitato la Corte stessa a
ratificare come legittime le code in quanto le graduatorie erano
diventate ad esaurimento ? (ma graduatorie ad esaurimento non significa
che si vieti la mobilità del lavoratore…!). E’ ormai chiaro che, a
parte sorprese clamorose, i giochi sono fatti. Così, tutte quelle
persone che erano riuscite con tanti sacrifici a prendere l’incarico
annuale dalle graduatorie cosiddette di coda (coda = scarto finale),
ora resteranno senza lavoro, visto che nella provincia originaria è
praticamente impossibile avere alcun incarico. E si tratta di
insegnanti con punteggi elevati che resteranno chiusi nelle gabbie
provinciali della vergogna. Mentre insegnanti con pochissimi punti
entreranno di ruolo al Nord ed altri senza abilitazione e
specializzazione riceveranno incarichi annuali dai presidi. Quindi
questo è il risultato finale dei pur legittimi ricorsi dell’Anief.!!!
La cosa più triste è che noi docenti, noi PROFESSORI, siamo governati
da gente con il Diploma Radio Elettra, ma a noi stanno chiedendo di
tutto di più: un test, un Corso abilitante, la laurea, le lingue, la
residenza da qualche parte o il più intelligente “domicilio
professionale”, Master post-lauream, e tanto tanto altro. Chissà se ai
deputati (che in un mese guadagnano l’equivalente del nostro stipendio
di 2 anni) qualcuno abbia mai chiesto di fare anche fino a 17 anni di
precariato ripartendo ogni anno dallo stesso miserevole stipendio! O se
fossero inseriti nelle categorie protette L.68/99 gli abbiano chiesto
di continuare a fare i disoccupati morti di fame fino all’aggiornamento
delle graduatorie, tacciandoli di essere di sicuro falsi
invalidi?
Io non scriverò più. L’Italia andrà avanti lo stesso, ma io mi sono
veramente sdegnato di tutto. Non importa cosa deciderà il Miur, qua
abbiamo già perso tutti, ma soprattutto ha perso l’Italia.
Alessandro Signorino Gelo
asg67@hotmail.it