Da alcune
agenzie di stampa apprendiamo che il Governo intende impugnare i
ricorsi presentati dai docenti precari della scuola. Sembra inoltre che
gli uffici legislativi di viale Trastevere e quelli del MEF stiano
lavorando per predisporre un intervento legislativo per "aggirare" gli
effetti sulla scuola italiana, della direttiva comunitaria che prevede
l'assunzione del personale utilizzato a tempo determinato per più di
tre anni e per impedire il risarcimento del danno previsto da alcune
sentenze.
Infine, sembra che i ministeri stiano
verificando la fattibilità politica ed economica di un pacchetto di
assunzioni da distribuire su più annualità.
Se le ipotesi ufficiose troveranno conferma si tratta di un piano che
non ha nulla di "straordinario" e che sarebbe in linea con le
assunzioni degli anni precedenti, se non
meno.
La FLC ribadisce che le sentenze e le direttive vanno applicate e non
"aggirate" per nascondere l'incapacità e l'inadeguatezza del ministro
di turno. Continuiamo inoltre a chiedere ai ministri di affrontare, ad
un tavolo di confronto politico con le organizzazioni sindacali, tutti
i problemi:
organici stabili e funzionali,
immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili,
piano triennale di stabilizzazioni per il personale docente e ATA,
certezze e garanzie per i precari inclusi nelle graduatorie ad
esaurimento.
Non servono interventi legislativi d'urgenza che peggiorano una
situazione già molto compromessa, ma serve un confronto politico che
dia qualche speranza al personale precario e che punti a migliorare la
qualità del servizio scolastico.
La FLC porterà a quel tavolo la proposta relativa all'"Operazione
Centomila" che affronta in modo organico e definitivo i temi relativi
all'organico, alle graduatorie, al reclutamento.
Chiediamo la convocazione del tavolo di confronto politico, anche per
evitare ancora una volta la predisposizione affannosa di soluzioni
inutili e pasticciate che non servono ai lavoratori e alla scuola
pubblica. (Da Flc-Cgil)
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