Apprendiamo, dai
resoconti delle OO.SS., che gli insegnanti precari vengono ancora
tenuti sulla graticola dal Miur e dalle stesse OO.SS.
Ieri a viale Trastevere si è discusso di precariato e di rinnovo delle
Graduatorie ad Esaurimento.
L’incontro è stato interlocutorio, nel senso che i tecnici del
dicastero dell’Istruzione hanno informato i sindacati di essere in
attesa del parere dell’Avvocatura dello Stato sulla modalità di
aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento alla luce
dell’applicazione della sentenza 41/11 della Corte Costituzionale che
ha cassato la norma che istituiva le code.
L’ipotesi maggiormente caldeggiata dall’Amministrazione e salutata con
favore dalla maggior parte delle OO.SS., prevede il mantenimento delle
attuali graduatorie, ripulite dalle code, con l’aggiornamento del
punteggio solo nella provincia di attuale appartenenza.
Una soluzione, pilatesca, irrispettosa, ancora una volta, tanto della
Costituzione, quanto delle recenti sentenze, che limita
fortemente la libera circolazione sul territorio nazionale e che espone
l’amministrazione ad un nuovo estenuante contenzioso.
Riteniamo vergognoso questo continuo tergiversare, non capiamo cosa di
nuovo possa aggiungere l’Avvocatura dello Stato, stante l’autorevole
sentenza emessa dalla Corte Costituzionale.
Non capiamo, altresì, l’atteggiamento passivo delle OO.SS.
presenti all’incontro, nessuna delle quali, al di là della richiesta,
scontata, di immissione in ruolo su tutti i posti disponibili e
vacanti, ha proposto una soluzione strutturale al problema delle
staticità territoriale delle graduatorie e delle sue nefaste
conseguenze sulla pelle di tante persone titolari di interessi
legittimi, che saranno evidentemente lesi, qualora si vorrà loro
precludere, con un trasferimento, la possibilità di ottenere l’unico
lavoro che sono in grado di fare, relegandoli definitivamente nelle
gabbie della disoccupazione provinciale, quali sono le attuali
graduatorie ad esaurimento, in attesa dello smantellamento delle
graduatorie stesse.
E’ tempo ormai di abbattere tutti gli steccati territoriali, bisogna
dare nuove certezze ai lavoratori della scuola e stabilità agli
organici su tutto il territorio nazionale , e l’unico strumento
in grado di garantire ciò è la Graduatoria ad esaurimento nazionale,
rispettosa della Costituzione, del merito e dei diritti acquisiti dagli
aspiranti in molti anni di servizio alla Stato indipendentemente dalla
loro provenienza geografica.
Le gabbie lavorative provinciali che di fatto negano la libera
circolazione sul territorio nazionale, sancita dalla Carta
Costituzionale, hanno sempre visto la stessa amministrazione
soccombente. Ora si abbia finalmente il coraggio politico
di abbandonare definitivamente la via della destabilizzazione del
personale e dello smantellamento della scuola pubblica.
E’ questo l’appello che rinnoviamo, ancora una volta, alla politica, al
Ministro Gelmini, al Governo, alle Istituzioni dello Stato, ai
sindacati della scuola, con l’invito ai precari, che si vorrebbero
ingabbiati per altri due anni alla mobilitazione e ala lotta in ogni
sua forma affinché venga ripristinato il rispetto alla libera
circolazione che né il Governo, sotto ricatto della Lega, né i
sindacati, sotto il ricatto di una parte dei loro iscritti, possono
imporre.
Libero Tassella
redazione@aetnanet.org