Dopo mesi di
silenzio, alternati da qualche imbarazzante dichiarazione, torna a
farsi sentire Maria Stella Gelmini. L’occasione è un incontro con
alcuni studenti del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari
(CNSU) convocato qualche giorno fa nell’assoluto silenzio generale.
L’attesa di un confronto svanisce presto: durata dell’incontro 15
minuti. Questa è l’attenzione che il Ministro dedica agli studenti.
Avremmo voluto discutere dello stato dell’università italiana, dei
lavori delle commissioni che in questi giorni stanno modificando gli
statuti delle università. Ma soprattutto volevamo portare le esigenze
degli studenti universitari e delle proposte concrete. Mentre è sotto
attacco la democrazia degli atenei e la rappresentanza studentesca, ci
riorganizziamo e puntiamo ad ottenere una carta di riconoscimento dei
nostri diritti.
Giorgio Paterna
g.paterna@gmail.com
arte oggi la campagna “Uniamo i diritti” per il riconoscimento di una
carta dei diritti delle studentesse e degli studenti universitari.
L’appello è promosso dall’Unione degli Universitari, Studenti Per di
Trento Unione degli studenti universitari di Venezia, Sinistra
Universitaria della Statale di Milano, Le formiche democratiche della
Cattolica di Milano, La terna sinistrorsa del Politecnico di Milano, le
ListediSinistra della Bicocca di Milano, Officina 33 di Bergamo, il
Sindacato degli universitari di Bologna, Agorà di Urbino e Officina
Universitaria di Macerata. L’iniziativa, che vede promotori studenti di
più di 40 atenei italiani, consisterà in una campagna di
sensibilizzazione sulla democrazia negli atenei e sulla tutela della
condizione studentesca.
Le prime firme di sostegno arrivano dal mondo della cultura e del
sindacato. A sostenere l’appello anche Dario Fo, Franca Rame, Fiorella
Mannoia, Silvia Calamandrei, Vera Lamonica, Rossana Dettori, Domenico
Pantaleo.
Questo perché oggi per gli studenti non sono previsti dei diritti certi
e garantiti, scritti e codificati in un sistema di regole. Avere regole
certe significa poterne esigere il rispetto.Pensiamo che sia necessaria
l’approvazione di una Carta Nazionale in cui siano stabiliti diritti su
didattica, esami, tirocini, diritto allo studio, diritto alla mobilità,
diritto alla valutazione.
Questo governo crede che si possa imporre all’interno degli atenei un
modello autoritario e aziendalista in cui non c’è spazio per le
opinioni degli studenti e non c’è rispetto dei loro diritti.
Per noi senza gli studenti la democrazia non esiste.
Roma, 24 Marzo 2011--
Giorgio Paterna
Coordinatore Nazionale
Unione degli Universitari - sindacato studentesco
Consigliere Nazionale degli Studenti Universitari
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Tel. 06.43411763
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Fax. 06.43411763
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