Con l'accusa di
«gravi maltrattamenti posti in essere nei confronti di bambini
affidatigli», sono state arrestate due educatrici di un asilo nido
privato a Casarile, al confine tra le province di Pavia e Milano. Come
riportato oggi dai quotidiani 'la Repubblica' e il 'Corriere della
Sera', a finire in manette sono state la direttrice dell'asilo e una
sua collaboratrice. A dare il via alle indagini sarebbe stata la
denuncia di una ex maestra, che ha raccontato le vessazioni e le
violenze a una coppia di genitori. Da lì è scattato l'allarme con la
denuncia ai carabinieri. In poche settimane gli investigatori avrebbero
trovato più di un riscontro. A quanto riferito dai quotidiani, nel
fascicolo della Procura di Pavia, ci sarebbero intercettazioni
ambientali e
video.
LA RABBIA DEI GENITORI «Sono anni che chiediamo al sindaco
di aprire un asilo nido comunale, ci ha sempre risposto che non ci sono
i soldi, poi succedono queste cose». Lo ha detto una mamma che in
mattinata si è ritrovata insieme ad altri genitori davanti l'asilo nido
di Casarile, dopo l'arresto delle due maestre. «Avrei dovuto portare
qui anche mio figlio - ha continuato la donna -, all'ultimo momento non
mi sono fidata e ho scelto un altro asilo privato, sempre qui a
Casarile». L'asilo nido si trova sulla statale provinciale al piano
terra di un residence. Si affaccia sia su un controviale parallelo alla
statale, sia su un cortile interno. Ai vetri, ricoperti da fogli
azzurri con i disegni degli orsetti, è stato appeso il cartello 'Locale
sotto sequestrò. La struttura, a quanto hanno raccontato i genitori, è
composta da due locali abbastanza ampi e da due bagni. Ci sono poi dei
ristretti spazi esterni sia davanti che dietro, protetti da fioriere di
legno.
I PRECEDENTI Presunti maltrattamenti in un asilo e maestre che
finiscono nuovamente sotto accusa. L'arresto di due educatrici in un
asilo nido privato a Casarile riporta a episodi analoghi avvenuti in
passato. Il fatto più eclatante a Pistoia. È la mattina del 2 dicembre
2009, quando la squadra mobile arresta, per maltrattamenti sui bambini
, la titolare dell'asilo 'Cip Ciop' e una giovane maestra. Gli
investigatori avevano piazzato delle telecamere nascoste nell'asilo, a
seguito della denuncia di alcuni genitori, insospettiti dai
comportamenti dei loro figli.Bambini picchiati, chiusi nel bagno al
buio per ore, fuori dalle aule al freddo, costretti a stare immobili e
in silenzio e addirittura a mangiare il cibo vomitato. A far
scattare gli arresti, l'ultimo episodio finito sotto gli occhi delle
telecamere nascoste: un bambino di otto mesi vomita, la titolare della
struttura lo colpisce con due schiaffi alla nuca che fanno cadere il
piccolo sul vomito, poi la donna lo solleva prendendolo per un braccio
in malo modo. È la scena ripresa dalle telecamere che fa scattare il
blitz degli agenti. A settembre la Procura di Firenze apre un
fascicolo, iscrivendo nel registro degli indagati due maestre di un
asilo della provincia, accusate di abuso di mezzi di correzione. Si
tratta di una maestra e di una supplente, di 59 e 60 anni, che durante
il normale orario di lavoro avrebbero maltrattato dei bimbi di cinque
anni che le famiglie affidavano loro alcune ore al giorno. Ad
aprile 2010 a Militello in val di Catania, i carabinieri arrestano una
maestra di asilo. La donna è accusata di maltrattamenti nei confronti
dei bambini dell'asilo nel quale lavorava. Le indagini vengono avviate
dopo le denunce di alcuni genitori che si recano in caserma dopo avere
appreso dai figli cosa accadeva in classe. Secondo l'accusa, infatti,
la maestra prendeva a schiaffi e spintonava a i suoi alunni, che a
volte trascinava tirandoli per i capelli, senza nessun apparente motivo
scatenante. A luglio la Procura di Bolzano avvia un'inchiesta su
presunti maltrattamenti avvenuti in un asilo nido della città. I
maltrattamenti sarebbero iniziati da gennaio dello stesso anno. Alcuni
bambini, quando non prendevano sonno, sarebbero stati rinchiusi in una
stanza al buio o obbligati a stare fermi su dei lettini con una
copertina tirata sino sopra i capelli. In altri casi alcuni bambini
sarebbero stati costretti a rimanere per ore su una sedia con il viso
rivolto contro un muro. Ad altri ancora le operatrici avrebbero tirato
le orecchie con continue minacce di castighi più pesanti. È l'11
novembre quando viene sequestrato dai carabinieri di Pinerolo, in
provincia di Torino, l'asilo nido 'Il Paese delle Meravigliè: tre
educatrici vengono denunciate con l'accusa di maltrattamenti nei
confronti dei piccoli ospiti, di età compresa tra i pochi mesi e i 3
anni. Le denunce scattano in seguito alle denunce delle famiglie di
alcuni bambini tra i 18 mesi e i 3 anni.
(da http://www.leggo.it)
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