Un omaggio
agli esuli meridionali che nell’Ottocento, rifugiati a Torino,
contribuirono all’avvio del processo dell’unità d’Italia: lo ha voluto
fare il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta
rivolgendo il saluto istituzionale al Capo dello Stato Giorgio
Napolitano.
“Il mio pensiero - ha detto Saitta parlando al Teatro Regio di Torino -
va a quanti da tutta Italia abitarono a Torino durante il decennio di
preparazione 1849/1859. Nel Regno di Sardegna convennero le migliori
intelligenze del Paese, spinte dall’aspirazione all’unità e
contribuirono spesso in modo determinante alla realizzazione di questo
processo, il cui motore - l’unico possibile allora - era proprio
Torino. Penso fra i tanti a Francesco
De Sanctis e Bernardo Spaventa, al mio conterraneo Filippo Cordova,
Guglielmo Pepe, Luigi Settembrini, Agostino Depretis e tanti altri che
trovarono il conforto e l’ospitalità che ogni esule merita. Torino in
quel fatidico decennio fu davvero l’Italia e l’Italia fu davvero Torino”.
Saitta ha ricordato in particolare la figura del direttore del
periodico torinese “Il Risorgimento” Filippo Cordova nato ad Aidone
(En) che fu poi nell’Italia unita prima ministro dell’agricoltura con
Ricasoli e poi della Giustizia nel Gabinetto Rattazzi.
“Torino e il suo territorio - ha aggiunto Saitta - hanno sempre
saputo accogliere: così è stato anche dal dopoguerra in poi, quando
arrivarono migliaia di famiglie dal meridione in cerca di lavoro, con
la concreta speranza di un’esistenza serena, in cui il senso del dovere
si sposasse con la certezza dei diritti e la possibilità di un
progressivo miglioramento della condizione sociale di tutta la comunità
di cui si entrava a far parte”.
“Anch’io con la mia famiglia – ha ricordato il presidente della
Provincia di Torino – sono arrivato bambino a Torino dalla Sicilia,
proprio nell’anno del centenario dell’unità d’Italia, nel 1961. Delle
celebrazioni di 50 anni fa ho un ricordo vago, ma denso di emozioni,
che ha contribuito nei primi anni al Nord a rafforzare la mia
convinzione di essere italiano e non straniero in patria”. Particolare
apprezzamento alle parole di Saitta è stato espresso dal presidente
della Provincia di Catania e dell’Upi, Giuseppe Castiglione, presente
anch’egli a Torino per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, che ha
ribadito l’importante ruolo degli immigrati del Sud per lo sviluppo
dell’industria e dell’economia settentrionale.
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