La
Grande Camera della Corte europea per i diritti dell'uomo (Cedu) ha
dato ragione all'Italia nella causa ''Lautsi e altri contro Italia''
sulla presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche.
Ecco com'e' regolata l'esposizione del
crocifisso nelle aule scolastiche in altri paesi europei.
AUSTRIA. La presenza del crocifisso e' garantita da una legge del 1949,
confermata dal Concordato del 1962, in tutte le aule scolastiche nelle
quali oltre meta' degli alunni appartenga a una delle confessioni
cristiane.
FRANCIA. In Francia l'articolo 28 della legge 9 dicembre 1905 vieta
espressamente l'esposizione di simboli o emblemi religiosi su monumenti
o in spazi pubblici, a eccezione dei luoghi di culto, dei campi di
sepoltura, dei musei e delle mostre. Nel 2004, l'articolo 1 della legge
n.228 del 15 marzo, chiamata ''legge anti-velo'' e approvata dal
parlamento francese, precisa il divieto, nelle scuole primarie e
secondarie, di indossare simboli o indumenti che ostentino
l'appartenenza religiosa.
GERMANIA. Solo in Baviera il crocifisso e' di norma esposto nelle aule
delle scuole elementari, dato che il Land e' storicamente cattolico. Se
alcuni studenti obiettano che questo lede la loro liberta' di
coscienza, le autorita' scolastiche aprono un procedimento di
conciliazione, che puo' condurre alla rimozione. Una sentenza della
Corte Costituzionale del 1995 ha sancito l'incostituzionalita' della
presenza dei simboli religiosi nelle aule scolastiche.
ROMANIA. In Romania, la decisione 323/2006 del Consiglio Nazionale per
la Lotta alla Discriminazione ha stabilito che il ministero
dell'Educazione deve ''rispettare il carattere secolare dello stato e
l'autonomia della religione'', e che ''simboli religiosi devono essere
mostrati solo durante le ore di religione o in aree dedicate
esclusivamente all'educazione religiosa''. Il caso nasceva dal ricorso
di Emil Moise, maestro e genitore della contea di Buzau, che contestava
come l'esposizione pubblica di icone ortodosse costituisse una rottura
della separazione tra Stato e Chiesa in Romania, e come cio'
costituisse una discriminazione contro atei, agnostici e non religiosi.
SPAGNA. Il crocifisso e' affisso nelle aule scolastiche in Spagna dal
1930 ed e' tuttora presente, nonostante la costituzione aconfessionale
dello Stato entrata in vigore nel 1978. Nel 2009 il governo guidato da
Zapatero ha messo a punto un disegno di legge per togliere ogni simbolo
religioso dalla scuola pubblica. Il dibattito era gia' nato poco prima
che un giudice di Valladolid aveva deciso di ''far ritirare i simboli
religiosi dalle classi e dagli spazi comuni'' in una scuola di
Valladolid dopo che alcuni genitori nel 2005 ne avevano chiesto la
rimozione.
SVIZZERA. In Svizzera il comune ticinese di Cadro decise di mettere il
crocifisso in tutte le aule scolastiche, ma nel 1990 il Tribunale
Federale si pronuncio' contro l'esposizione dei crocifissi e per la
loro rimozione con la motivazione che ''lo Stato ha il dovere di
assicurare la neutralita' in ambito filosofico-religioso della sua
scuola e non puo' identificarsi con una confessione o religione. Deve
evitare che studenti e studentesse siano offesi nelle loro convinzioni
religiose dalla continua presenza del simbolo di una religione a cui
non appartengono''.
(ASCA)
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