Bruno Julliard, il
giovane trentenne responsabile dell’istruzione del Partito Socialista
francese, ha presentato un programma audace sulla scuola per il
candidato PS alle elezioni presidenziali del 2012.
Se da un lato rivendica più finanziamenti, dall’altro afferma che
devono servire a una decisa rottura con il sistema scolastico
tradizionale, perchè il miglioramento non è solo questione di soldi,
considerato che la Francia spende mediamente quanto gli altri Paesi
dell’OCSE ma con risultati inferiori.
Di seguito alcuni dei punti del programma del PS per la
scuola.
1) La scuola primaria va riportata a 5 giorni settimanali. Oggi
si svolge solo su 4 giorni (rimane chiusa il mercoledì, giorno
tradizionale del catechismo, e il sabato).
2) La scuola media unica (il collège di 4 anni) non deve più essere
concepita come l’anticamera del liceo, le discipline vanno
drasticamente ridotte e devono essere tra loro integrate. Le ripetenze
vanno eliminate attraverso la personalizzazione dell’insegnamento. Ci
deve essere un progetto comune in continuità fra scuola primaria e
secondaria di 1° grado.
3) Gli insegnanti. La professione docente va ridefinita. Gli insegnanti
devono stare a scuola per svolgere l’insieme dei compiti connessi alla
loro funzione e non solo durante le ore di cattedra. Va prevista la
possibilità di insegnare due discipline alla scuola secondaria di 1°
grado, rivedendo anche la formazione iniziale. Il maggiore lavoro dovrà
essere riconosciuto economicamente.
4) Scuole più autonome ma aperte alla presenza di alunni di diverse
classi sociali. La dotazione oraria di ciascun istituto deve lasciare
un margine di manovra alle équipe pedagogiche per la realizzazione del
loro progetto educativo. Le scuole devono però aprirsi a una maggiore
mescolanza sociale e non seguire logiche strettamente territoriali
(quartieri poveri, quartieri ricchi ecc).
5) Finanziamenti differenziati alle scuole. Occorre garantire più
giustizia sul territorio, dando più soldi alle scuole che ne hanno più
bisogno, perché devono affrontare situazioni più difficili.
6) Controbilanciare il finanziamento alle scuole private con l’apertura
ad un’utenza proveniente da tutte le classi sociali. Oggi gli
insegnanti delle scuole private sono pagati dallo Stato, ma le scuole
possono scegliere i propri allievi. Il mantenimento del finanziamento
deve essere controbilanciato dall’accesso a tutti i ragazzi senza
alcuna discriminazione.
7) Vacanze estive più corte. Bruno Julliard arriva fino alla proposta
osé di diminuire le vacanze estive, con due settimane in più di scuola.
E’ del tutto evidente che questa impostazione entra in rotta di
collisione con la politica sindacale, ma Bruno Julliard sostiene che
occorre avere presente innanzitutto le finalità della scuola e non si
può continuare a rincorrere tutte le rivendicazioni. Ben detto!
(da Adi)
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