"Le autorevole
dichiarazioni a favore degli investimenti nei settori della scienza,
dell'istruzione e della cultura pronunciate oggi dal presidente della
Commissione Ue Jose' Manuel Barroso, e anche dalla presidente di
Confindustria Emma Marcegaglia, sono in netto contrasto con quanto il
Ministro Gelmini continua a fare e a dichiarare. Anche nel corso della
trasmissione televisiva di Fabio Fazio 'Che tempo che fa' il Ministro
dell'Istruzione ha detto molte falsità, ovvie per tutti coloro che
lavorano nel mondo della
scuola".
Lo dichiara la senatrice del Pd Mariangela Bastico che aggiunge:
"Negare i tagli sulla ricerca, sulla scuola e sull'università
equivale a negare l'evidenza e a sconfessare se stessa. I tagli
non sono una invenzione della sinistra, ma sono un dato oggettivo: si
tratta di 8 miliardi in tre anni, che sono scritti in una legge
dello Stato e sono regolarmente applicati". "Il Ministro
dell'Istruzione - continua Bastico - dovrebbe spiegare agli italiani
attraverso quale magia taglia 132 mila posti di lavoro senza mandare a
casa nessuno. Sappiamo bene che le scelte del Governo non producono
licenziamenti in senso formale, ma non rinnovando il contratto ai
lavoratori precari, di fatto Gelmini li condanna a perdere il
proprio posto di lavoro". "Dimostri il Ministro in che cosa ha
migliorato la scuola, dove le ha fatto fare un passo in avanti in
termini di qualità, dove i tagli effettuati non hanno ridotto le
opportunità di apprendimento degli studenti. Faccia il ministro della
Pubblica istruzione, responsabile primo della scuola statale: la
sostenga, la valorizzi, la finanzi, invece di continuare a denigrarla,
evidenziandone solo difetti e negatività, manifestando il disegno del
governo di demolizione della scuola pubblica a vantaggio di quella
privata". Bastico conclude con un'ultima osservazione: "E' giusto che i
bidelli siano più dei carabinieri poiché, per fortuna, gli studenti
sono molto più numerosi dei delinquenti».
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