''Viaggi
d'istruzione in crisi, con una diminuzione di oltre il 40% in questo
anno, un miliardo di euro di valore in meno. Da un lato l'impoverimento
delle famiglie e' uno dei fattori che hanno ridotto la durata e spinto
a preferire destinazioni piu' vicine, dall'altro, ad influire e' anche
la protesta degli insegnanti che, in modo spontaneo, a fronte delle
scelte del Governo che penalizzano la scuola, hanno rifiutato di dare
la disponibilita' ad accompagnare gli studenti nei viaggi di
istruzione''. Cosi' Elisa Marchioni e Giovanni Bachelet, parlamentari
del Pd, e Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd, in una nota,
dopo l'incontro con le rappresentanze sindacali del mondo della scuola,
le rappresentanze degli operatori turistici specializzati nei viaggi
d'istruzione, e gli operatori del mondo della scuola e del
turismo.
''Il Partito democratico si e' fatto carico di affrontare questo
tema dimenticato dal Governo, e presenteremo una interpellanza
parlamentare'' ha annunciato Giovanni Bachelet, Presidente del Forum
scuola del Pd. ''Gli insegnanti hanno scelto di non accompagnare piu'
gli studenti nei viaggi d'istruzione per il disagio profondo di una
categoria che viene tartassata da troppo tempo dalle politiche
devastanti del Governo sulla scuola. Politiche che hanno prodotto 8
miliardi di euro di tagli, 180mila posti di lavoro in meno, stipendi
congelati, una delegittimazione continua della professionalita'''.
''Quando si taglia la scuola, si taglia anche la crescita economica del
Paese - sintetizza Francesca Puglisi - Senza viaggi di istruzione di
alto livello, e' la scuola intera che perde e sono tutti gli studenti a
subire la privazione di importanti esperienze didattiche e
socializzanti''.
''Sono circa 30mila lavoratori del turismo - concludono gli esponenti
democratici - che perderanno il lavoro per la riduzione delle gite
scolastiche: il personale di piccoli hotel aperti per tre mesi all'anno
per accogliere gli studenti, i ristoratori, gli autisti di pullman, le
guide.
Non saranno certo i 5 milioni di euro messi ora a disposizione dalle
due ministre del Turismo e dell'Istruzione a cambiare le cose: e' una
cifra che, suddivisa, ammonta a un contributo risibile di 2 euro a
studente''. (ASCA)
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