"Si colpisce duramente su un sistema scolastico - afferma
la responsabile emiliano romagnola della Scuola Cisl- che nel tempo
aveva sempre offerto la massima qualita' dal punto di vista didattico
ed educativo e ancora una volta spettera' al personale docente,
dirigente e ata sobbarcarsi le difficolta' di un'organizzazione che
ormai non riesce piu' a reggere con l'efficienza necessaria". Ed
ancora, "questa politica governativa - osserva - accresce sempre piu'
il senso di sfiducia del personale scolastico, che deve affrontare
tutti i giorni la fatica di scelte cosi' pesanti, sentendosi pure
denigrato dalle parole del Presidente del Consiglio. La Cisl Scuola
difende la scuola pubblica e la dignita' degli insegnanti esercitando
in piena autonomia e con forte determinazione il proprio ruolo di
sindacato".
"Su una scuola gravemente sofferente a causa delle riduzioni operate
nei due anni precedenti, la terza trance dei tagli agli organici
prevista per il 2011/12 rischia di mettere in ginocchio il sistema
scolastico regionale". Cosi' Anna Cicognani, segretario generale del
sindacato Scuola Cisl dell'Emilia Romagna, che ricorda come i dati
presentati dal Miur, con un totale di 881 posti docenti tagliati (-534
posti nella scuola primaria, -63 nella scuola secondaria di primo
grado, -319 nella secondaria di secondo grado), secondo "offrono un
panorama desolante", considerato che anche per il prossimo anno
scolastico "si prevede un considerevole aumento degli alunni".
Per il sindacato Scuola Cisl, "ancora una volta non si potra' dare
risposta alle richieste delle famiglie su un tempo scuola piu' lungo,
le classi saranno piu' affollate, saranno tagliati i posti di inglese
nella primaria e sara' difficile operare in classi con alunni disabili
ed extracomunitari". (Adnkronos)
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