"Il 12 marzo
saremo a Roma e in tante altre città italiane ed europee perché amiamo
la Costituzione e la legalità repubblicana". Inizia così il testo
dell'appello con il quale Articolo21 e tante altre associazioni hanno
promosso una giornata di mobilitazione a difesa e a sostegno della
Costituzione.
Anche la CGIL ha assicurato la sua partecipazione all'iniziativa. In
particolare - si legge nella nota della segreteria confederale -
saranno temi centrali "il valore e l'importanza della conoscenza e la
difesa del ruolo della scuola pubblica, assieme al rinnovato
riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dagli insegnanti ancora di
più in un momento contrassegnato da politiche gravemente restrittive".
Il messaggio è chiaro ed è rivolto allo "strappo operato dalle recenti
dichiarazioni del Presidente del Consiglio tese a ridurre gli spazi di
coesione, uguaglianza, democrazia e
partecipazione".
L'indignazione di chi opera nella scuola (e non solo) non si è fatta
attendere, invadendo di messaggi il web e la carta stampata. In tanti
hanno scritto all'indirizzo rispondiamoaberlusconi@flcgil.it. Leggi i
testi dei messaggi inviati.
Non solo indignazione, ma anche fierezza del proprio lavoro e
consapevolezza della delicata funzione svolta. È quello che esprimono
le lavoratrici e i lavoratori della scuola.
È l'immagine di una scuola pubblica "scrigno di valori" perché
garantisce pluralismo
educa alla pace
insegna democrazia
unisce culture
coltiva pensiero critico
E allora, dimostriamo di essere stufi degli insulti, dei tagli alle
risorse e agli organici, di una politica che vuole togliere il respiro
alla scuola pubblica
rispediamo al mittente gli insulti di Berlusconi
usiamo il manifesto per scrivere il nostro pensiero
rendiamolo visibile e chiediamo agli altri di fare altrettanto.
Ritroviamoci il 12 marzo a Roma e nelle altre piazze perché: La scuola
educa, non inculca (da Flc-Cgil)
redazione @aetnanet.org