Lettere in redazione
Carissimo Pittoni, volevamo precisare che a mettere “sulla strada”
migliaia di insegnanti non è stato di certo lo stralcio del suo
emendamento, bensì l’intera compagine dello schieramento politico, a
cui lei appartiene, nel momento in cui ha definito le linee guida per
distruggere la scuola pubblica statale sottraendo ad essa 8
miliardi di euro in tre anni e definendo il famoso piano programmatico
dei tagli (le ricordo 87.400 docenti in tre anni) per la cui
attuazione avete ben pensato di riformare il sistema scolastico a
partire dalla scuola primaria, introducendo la figura del maestro
unico, l’eliminazione dell’insegnante specialista di lingua inglese,
accorpando le cattedre, accorpando istituti scolastici e in alcuni casi
chiudendoli del tutto, aumentando il numero di alunni per classi,
bloccando il turn over.
Naturalmente lei ben si guarda dal ricordare tutto cio’ ai docenti e ai
cittadini tutti, preferendo invece, attuare una politica di divisione
tra i docenti del nord e quelli del sud, mettendo in campo una campagna
denigratoria e razzista tesa a definire questi ultimi imbroglioni e
ignoranti e che si perpetua ormai da tre anni.
Non le viene in mente che i punteggi abnormi sono frutto di decine di
anni di insegnamento? Dobbiamo calcolare noi per voi i punteggi? Le
ricordo che 10 anni di servizio sono pari a 120 punti a cui si
aggiungono il voto di abilitazione (conseguita mediante concorso o con
i corsi laurea SSIS o SFP) e i titoli, un massimo di tre o quattro,
fino a raggiungere un totale di 10 punti.
Tutti i docenti precari hanno fatto una scelta ben precisa, abilitarsi
per poi insegnare e sono decine di anni che migliaia di docenti
precari lavorano nelle scuole statali con contratti a termine e
al momento già 50 mila sono fuori dai giochi e sono soprattutto docenti
del sud, molti dei quali hanno votato questo governo e che
probabilmente ben si guarderanno dal votarlo di nuovo.
Vuole che i docenti del sud stiano nelle loro città? Bene lo vogliamo
anche noi e allora dica al suo governo di RITIRARE I TAGLI perché anche
i docenti del sud alla pari di quelli del nord hanno pieno diritto a
continuare il lavoro che hanno scelto di svolgere!
Gruppo spontaneo di facebook "NO CONGELAMENTO - SI TRASFERIMENTI - NO
TAGLI"
carlo_priolo@virgilio.it