Saranno le
regioni del Sud a pagare il sacrificio maggiore dei 19.700 tagli ai
posti di docente: la comunicazione è stata data ai sindacati durante
una riunione al ministero dell’Istruzione sugli organici dell’a.s.
2011/2012. La Regione in assoluto più penalizzata sarò la Sicilia, che
perderà 2.534 insegnanti. Decisamente penalizzata anche la Campania
(-2.234). Al Nord il dazio maggiore toccherà alla Lombardia (-2.415) ,
mentre al Centro la Regione con più penalizzazioni sarà il Lazio
(-1.989), di cui in buona parte riguardano la provincia di Roma. Il
Miur ha specificato che la scelta dei tagli è legata alle Regioni dove
si registrerà un decremento maggiore degli alunni iscritti.
Nel corso dell’incontro sindacale è stato anche confermato l’alto
numero di insegnanti che lasceranno il servizio per andare in pensione:
si tratta di 27.400 docenti, che sommati agli attuali 23mila posti
vacanti lasciano il saldo delle cattedre a disposizione dei precari
(circa 30mila) altamente in
positivo.
Il Direttore generale, Luciano Chiappetta, ha anche comunicato
che soprattutto a causa dell’applicazione della riforma Gelmini alle
superiori, nel prossimo anno vi saranno circa 8.000 docenti di ruolo in
esubero: "circa l´85% - ha commentato la Gilda degli insegnanti - può
trovare una ricollocazione in base alle abilitazioni o ai titoli di
studio posseduti e, quindi, mediante la mobilità volontaria. Solo circa
1.300 unità di personale docente in esubero si trova attualmente a
disposizione, in quanto non dispongono di titoli spendibili".
Secondo la Uil Scuola quella della soprannumerarietà è diventata una
situazione sempre più complessa, che si sarebbe tuttavia benissimo
evitare attuando “un organico funzionale, pluriennale e stabile e una
titolarità di sede o di rete anche per gli insegnanti di sostegno della
scuola secondaria di secondo grado”. Per il sindacato di Di Menna,
inoltre, sulla nuova tornata di tagli, la terza in altrettanti anni,
“pesa negativamente la contraddizione tra l’aumento complessivo degli
alunni e la riduzione degli organici che comporterà l’aumento degli
alunni nelle classi”. La conclusione della Uil è realistica: a partire
dal prossimo mese di settembre, infatti, il numero complessivo di
iscritti ad un corso scolastico aumenterà, infatti, di 5.400 unità
rispetto all’anno in corso: le stime ufficiali, sempre fonte Miur,
indicano un saldo negativo di 2.700 iscritti nella primaria, di 12.300
in più nella secondaria di primo grado, e di -4.000 nelle secondaria di
secondo grado.
Nessuna indicazione è stata data, invece, a proposito delle novità
sull’incremento dei licei musicali e coreutici, che dal prossimo anno
scolastico diventeranno rispettivamente 40 e 10: di sicuro, per il
momento, c’è solo il dato che l’85% delle richieste verranno respinte (da
La Tecnica della Scuola di Alessandro Giuliani)
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