Dopo almeno 6 mesi di
travaglio, la CGIL ha partorito il “topolino lento” di uno sciopero
generale per il 6 di maggio. Ma la crisi lavora ai fianchi il reddito
medio già da lungo tempo. La scuola è vilipesa e sotto
attacco adesso. La situazione del mediterraneo apre scenari
preoccupanti e catastrofici sul piano umanitario oggi. Le difficoltà
giudiziarie del nostro "Rais" emergono in questi giorni. Nel mese
di maggio lo scenario potrebbe essere del tutto mutato.
Per questo la Confederazione Italiana di Base Unicobas CONFERMA PIÙ CHE
MAI LO SCIOPERO GENERALE INDETTO PER IL PROSSIMO 11 MARZO insieme ad
USB e SLAI-COBAS, con MANIFESTAZIONE NAZIONALE a Roma dalle h. 11.00
con partenza da piazza della Repubblica.
L'unico problema che abbiamo è relativo alla scuola, la quale, a causa
delle norme da regime approvate in questi anni sia dal centro sinistra
che dal centro destra, l'11 marzo NON POTRA' SCIOPERARE. Non di
meno la nostra struttura di categoria, molto presente fra gli
insegnanti italiani, l'Unicobas Scuola, sarà rappresentata in
un convegno nazionale contro la regionalizzazione della scuola (cd.
"federalismo scolastico") che si terrà proprio l'11 MARZO in mattinata
(h. 8.00 - 10.30) organizzato dall'Associazione l'AltrascuolA con
esonero dal servizio all'ex cinema Volturno di V. Volturno, 37, appunto
nei pressi di p.zza della Repubblica da dove partirà il corteo, che i
presenti al Convegno raggiungeranno.
L'Unicobas Scuola sarà in piazza anche il 12 MARZO nell'altrettanto
importante manifestazione romana contro il vilipendio della scuola
pubblica messo in atto dal Cavaliere. Costui è un ottimo esempio
civile, morale e culturale della formazione che si ottiene talvolta
nelle scuole private: invece di prendersela con chi insegna, impari
almeno a rispettare i dettami costituzionali che prevedono
un'istruzione laica e pluralista per tutti e quelli della
grammatica, cercando di acquisire almeno l'uso del
congiuntivo.
In quanto al mese di maggio, l’Unicobas ha già proclamato due giorni di
sciopero per la scuola per bloccare le prove di verifica partorite
dalle teste d’uovo ministerial-gelminiane dell’Invalsi (somministrate
in quei giorni), concepite per una scuola che si vorrebbe minimalista,
didascalica e diseducativa. Per il 13 maggio porteremo in piazza a Roma
decine di migliaia di insegnanti.
Stefano d'Errico
(Segretario generale CIB UNIcobas)