Mette il turbo il
sistema nazionale di valutazione, che avrà il compito di dare le
pagelle a insegnanti e docenti. La
novità è contenuta tra i commi del decreto milleproroghe. Il ministro Mariastella Gelmini ha
ridisegnato l'impalcatura generale del sistema attraverso il
potenziamento di tre soggetti:
gli ispettori ministeriali (che
a regime, a concorso concluso, saliranno a circa 300 unità), l'Indire e l'Invalsi, cui è chiesto
di portare a completamento l'attività di valutazione delle scuole di
ogni ordine e grado. Il prossimo 10
maggio i test di italiano e matematica sbarcheranno in seconda
superiore. E nelle prossime settimane, annuncia Piero Cipollone,
presidente dell'Invalsi, l'istituto per la valutazione del sistema
educativo di istruzione e di formazione, «restituiremo a ogni singola
scuola i risultati dello scorso anno depurati dai fattori di contesto,
rendendo le nostre valutazioni ancora più complete e utili alle
scuole».
Le sperimentazioni
Più difficoltà stanno invece trovando i due progetti sperimentali
annunciati a novembre dal ministro Gelmini per premiare istituti e
professori più meritevoli. Sono partiti i primi di febbraio, ma con
molta fatica. In palio c'è una mensilità lorda in più di stipendio per
i docenti più bravi e fino a 70mila euro per le scuole meritevoli.
Molto fredde sono state soprattutto le scuole. Su tre province
campione, Pisa, Siracusa e Cagliari, ha reso noto il ministero del
l'Istruzione, sono state raccolte appena 40 adesioni (il termine è
scaduto il 7 febbraio) e tutte nel siracusano. Gli istituti delle altre
due province hanno invece tutti bocciato il progetto, nonostante un
massiccio "pressing" da parte di viale Trastevere per convincere
presidi e insegnanti a farsi valutare. Maggior
"successo" ha avuto il progetto di valutazione individuale, quello cioè
rivolto agli insegnanti.
Nelle tre province interessate dalla sperimentazione, Torino,
Milano, Cagliari, sono arrivate tra le 35-40 adesioni, un numero
sufficiente per partire, visto che la deadline era stata fissata ad
almeno 15 adesioni. L'intenzione è comunque estendere i due progetti
anche ad altre città. Nel mirino, secondo la Flc Cgil, ci sarebbero
Arezzo, Massa Carrara e Ancona.
Il sistema di valutazione
Tornando al decreto milleproroghe, spicca la ripartizione di compiti e
funzioni tra i "nuovi valutatori".
Spetterà agli ispettori, la
«valutazione esterna della scuola», da effettuare periodicamente
e secondo modalità e protocolli standard, che saranno definiti in un
secondo momento in un apposito regolamento, da emanarsi entro fine
aprile.
In buona sostanza, sarà il corpo
ispettivo (autonomo e indipendente) a dare le pagelle a istituti e
presidi. Con una specifica importante: «secondo quanto previsto
dalla riforma Brunetta».
L'Istituto nazionale di
documentazione, innovazione e ricerca educativa (l'Indire) avrà invece
compiti «di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione
educativa» e di «formazione in servizio del personale della scuola».
Ultimo tassello del nuovo puzzle
valutativo disegnato dal ministro Gelmini è l'Invalsi, che dovrà dare
attuazione completa a una direttiva del 2008 e portare quindi a regime,
dalla primaria alle superiori, il proprio sistema di rilevazione degli
apprendimenti degli alunni.
Un impianto però che ha dei costi,
stimati in un documento interno, tra i 31 e gli 81 milioni di euro.
L'idea, ha spiegato Daniele Checchi (si veda l'intervista qui a
fianco), è cogliere un qualcosa in più della preparazione di un
ragazzo, valutando progressi (o peggioramenti) lungo i diversi step
dell'esperienza scolastica. Il tutto, aggiunge, per consentire a scuole
e docenti di poter poi intervenire.
Allo studio è anche l'ipotesi di
estendere i quiz alla maturità, in sostituzione dell'attuale quizzone
(la terza prova gestita dalle singole commissioni). La novità, come
ribadito più volte dal ministro Gelmini, dovrebbe arrivare il prossimo
anno. Cioè nel 2012.
I test Invalsi
Attualmente i test Invalsi, quiz in italiano e matematica per valutare
la preparazione dei ragazzi, sono somministrati in seconda e quinta
elementare, prima e terza media. Nei giorni scorsi scorsi è stato reso
noto il calendario delle prove 2011. L'11 maggio toccherà ai bambini
della seconda primaria (test di lettura e prova d'italiano) e della
quinta primaria (solo prova d'italiano). Il 12 maggio sarà la volta
degli studenti di prima media (matematica e italiano), mentre il 13
maggio, di nuovo, i bambini di seconda e quinta elementare che si
cimenteranno con la prova di matematica. Per la terza media si terrà
conto della valutazione degli apprendimenti cui sono sottoposti gli
studenti in occasione della prova nazionale dell'esame di stato del
primo ciclo. Entro oggi sul sito dell'Invalsi le scuole potranno
inserire le informazioni di contesto. Gli elaborati saranno corretti
dagli insegnanti della scuola e come gli altri anni saranno inviati (a
campione) degli osservatori esterni. Entro
il 20 aprile le scuole riceveranno le prove da somministrare.
(da Il Sole 24 ORE di Claudio Tucci)
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