La dirigenza della scuola
si è impuntata: "No, il ragazzo down non può andare in gita. Anzi, i
professori non devono metterlo al corrente delle date delle uscite
didattiche". I compagni di classe del ragazzino, per tutta risposta,
hanno rinunciato alla gita, dando un segnale di solidarietà fortissimo.
E' accaduto in un istituto di Catanzaro. A rendere nota la vicenda è
Ida Mendicino, responsabile del coordinamento per l'integrazione
scolastica e Consulente legale nazionale dell'Associazione Sclerosi
Tuberosa.
La donna ha spiegato che i genitori del ragazzo, affetto da
sindrome di down e iscritto al terzo anno della scuola media, "hanno
dovuto ricorrere all’autorità di Polizia per far rispettare il diritto
allo studio del proprio figlio, in linea con la normativa di
riferimento, in particolare con le note Ministeriali le quali
espressamente asseriscono che 'le gite rappresentano un’opportunità
fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo
di ciascun alunno e per l'attuazione del processo di integrazione
scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del
diritto allo studio'". (da http://www.libero-news.it)
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