L’Orto
botanico di Catania, dal prossimo 7 marzo al 14 maggio, ospita, “Giocattoli e Scienza”, una mostra
interattiva di giocattoli scientifici.
La mostra espone divertenti giocattoli attraverso i quali vengono
mostrati aspetti paradossali e interessanti delle varie discipline
scientifiche: fisica, meccanica, ottica, elettromagnetismo,
termodinamica, chimica.
L’uso dei giocattoli, piuttosto che di oggetti di laboratorio, serve a
dimostrare come i principi e le leggi della fisica apprese in ambito
scolastico, valgano anche nella vita di tutti i giorni. I giocattoli
risultano particolarmente efficaci per rendere evidenti i concetti di
fisica, di norma legati agli oggetti di laboratorio, proprio perché non
sono stati costruiti con questo scopo. Molti dei giocattoli esposti
potranno essere toccati e provati dai visitatori. All’aspetto ludico e
operativo si associa quindi l’aspetto didattico: una persona che tocca
e fa funzionare un qualsiasi dispositivo, è più vicina a far scienza
che non una persona che guarda solamente.
La mostra si tiene nella sala centrale dell’Orto botanico ed ha il
patrocinio del Dipartimento di Fisica dell'Università di Catania.
Nel mondo esistono circa 1400 orti botanici e arboreti con oltre 100
milioni di visitatori l’anno. Una buona parte si trova in Europa e
oltre una trentina, tra orti botanici universitari e non, in Italia.
L'Italia vanta un primato storico in fatto di orti botanici: le prime
strutture di questo tipo, oggi non più esistenti, furono fondate in
Italia già nel XIII secolo a Roma, in Vaticano, e nel XIV secolo a
Salerno.
Questi orti avevano la funzione di ostensori delle piante di uso
medico, così come gli orti botanici universitari, tuttora esistenti,
realizzati nel XVI secolo a Padova, Pisa e Firenze. La maggior parte
degli orti botanici italiani venne fondata nella seconda metà del XVIII
e nel XIX secolo.
Grazie all’enorme sviluppo della sistematica vegetale, in seguito
all’introduzione della nomenclatura linneana, gli orti botanici
divennero luoghi di osservazione, nonché sedi di sperimentazione e
acclimatazione di nuove specie. Alcuni orti stanno effettuando
ricostruzioni di ambienti per fare comprendere meglio al pubblico i
diversi adattamenti delle piante e il funzionamento degli ecosistemi,
almeno per la componente vegetale.
L’Orto botanico di Catania, fondato nel 1858, dal monaco benedettino
Francesco Tornabene, costituì il compimento di un lento processo di
maturazione culturale che portò al riconoscimento, all'interno del
mondo universitario catanese, dell'importanza degli studi botanici. Il
giardino catanese si estende su una superficie di 16000 metri quadrati
e comprende l’Orto generale ( che raccoglie, soprattutto, piante
esotiche) e l’Orto siculo (destinato alla coltivazione di specie
spontanee siciliane). Situato proprio al centro della città, in via
Etnea 397 (con accesso anche da via A. Longo 19), il giardino botanico
è oggi meta di numerosi visitatori che possono ammirare, durante tutti
i mesi dell’anno, preziose collezioni botaniche quali “Palme” (circa 50
specie), “Succulente” (oltre 2.000 specie) e “Piante spontanee
siciliane. L’Orto Botanico di Catania, diretto dal Dipartimento di
Botanica dell’Università degli Studi del capoluogo etneo, cerca come
gli altri di svolgere il suo ruolo nella società contemporanea al fine
di sensibilizzare il pubblico, sia esso di appassionati di botanica o
meno, sui temi legati alla tutela dell’ambiente.
Gli orari del museo, con visite guidate per gruppi e scuole, sono dal
lunedì al venerdì, ore 10.00 – 13.30 / 15.30 – 17.30 (ingresso via A.
Longo, 19); sabato e domenica, ore 10.00 – 13.30 (ingresso via Etnea,
397). Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 095/382529 e – mail:
archimedecoop@gmail.com
Angelo
Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it