Nel panorama
della stampa nazionale solo questo quotidiano si è occupato di
registrare puntualmente, a cominciare dall’inizio, le tappe di un
ricorso che avrebbe dovuto mobilitare l’intera società civile e le
forze di opposizione. Invece silenzio.
Per tale motivo rilancio volentieri da questo blog il comunicato del
Tavolo regionale per la difesa della scuola statale che, assieme ai
comitati Per la scuola della Repubblica, ha ricorso al Tar per
rivendicare l’illegittimità delle circolari che hanno determinato
organici ed iscrizioni nell’anno scolastico in corso. Esse, per effetto
delle conseguenze della Finanziaria 2008 e della “riforma” Gelmini (che
all’epoca dell’emanazione delle circolari in questione non era ancora
legge), hanno apportato notevoli tagli di ore di lezione e di posti di
lavoro.
Il comunicato segue l’udienza di ieri,
17 febbraio: ora i giudici del Tar del Lazio devono decidere se
confermare o no definitivamente il precedente pronunciamento
sull’illegittimità delle circolari. Una conferma vorrebbe dire – in
termini concreti – una rivoluzione nelle scuole (il conseguente
reintegro di circa 30mila lavoratori, tanti quelli espulsi quest’anno);
e, soprattutto, un ristabilimento delle procedure democratiche. Si
tratterebbe di un segnale immensamente significativo, che darebbe
respiro e fiducia in una situazione di enorme sofferenza, per la scuola
e non solo.
Ma il comunicato sottolinea un ulteriore aspetto, che non si deve
sottovalutare: l’acquiescenza di quegli enti locali (Regioni di
centrosinistra in primo luogo) che avrebbero potuto appoggiare
l’iniziativa e schierarsi apertamente contro l’irregolarità delle
procedure. Se una legge (la “riforma” Gelmini) diventa tale solo
perché si incammina – a dispetto dell’opposizione di gran parte della
scuola – a diventare tale, qual è la certezza del diritto a cui andiamo
incontro? È possibile legiferare attraverso circolari? Quali altri
margini di deroga alle procedure democratiche possiamo ipotizzare?
Tavolo regionale per la difesa della scuola statale*
Firenze, pr. Circolo ARCI, via delle Porte Nuove, n. 33
Tel. 3384900801 – Fax 055-588820
Il Tar del Lazio decide i ricorsi contro i tagli nella scuola
Si è svolta ieri al Tar del Lazio l’udienza per la discussione dei
ricorsi contro i tagli alla spesa per la scuola ed in particolare agli
organici. Peraltro ulteriori pesanti tagli sono previsti anche per
il prossimo anno scolastico. Nel corso della discussione è stato
possibile rilevare che gli stessi giudici del Tar sembravano convinti
delle illegittimità degli atti della Gelmini (e Tremonti), anche se
hanno manifestato qualche dubbio sull’attualità dell’interesse
processuale; la documentazione prodotta e le argomentazioni difensive
avrebbero dovuto dissipare tali dubbi. Fra un paio di mesi si conoscerà
l’esito.
Il Tavolo peraltro, nella convinzione che le iniziative legali possono
avere maggiore efficacia se sono inserite in una più ampia
mobilitazione politica, più volte aveva sollecitato la contestazione di
tutti gli atti conseguenti ai tagli agli organici e l’impegno degli
enti locali e soprattutto delle Regioni; al ricorso hanno aderito le
Province di Bologna, Cosenza, Perugia, Pistoia e Vibo Valentia ed i
Comuni di Fiesole, Imola e del Circondario dell’Empolese-Val d’Elsa e
gli altri Comuni e Province che pure hanno protestato contro i
tagli. Ma soprattutto è stata gravissima l’assenza delle Regioni
di centrosinistra che, nonostante siano state snobbate dalla Gelmini
che non ha nemmeno acquisito il parere della Conferenza unificata, per
legge obbligatorio, e nonostante siano state ripetutamente sollecitate,
hanno risposto con un silenzio tanto assordante quanto grave.
Ovviamente ognuno dovrà assumersi le piena responsabilità di ciò che ha
fatto e di ciò che, pur dovendo fare e pur sollecitato, non ha fatto.
* Hanno aderito finora al tavolo regionale: Sinistra per la
Costituzione, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, PdCI,
Socialismo 2000,PdCI – Federazione della Sinistra di Firenze, Verdi,
Per un’altra città, Flc- Cgil di Firenze, Cobas di Firenze, Unicobas
,Federazione Rdb-Cub, Pd della Versilia, Anief Toscana, Idv di Grosseto
il coordinamento Uaar della Toscana,, Com. di Firenze “Per la scuola
della Repubblica”, Anpi Prov.e Firenze, Cidi di Grosseto, Coord Gen.
Dem. (Cgd),Sinistra Unita e Plurale di Firenze (Sup) , Alternativa ed
inoltre il Collettivo Insegnanti Precari/e e Inoccupati/e ( Cipì), il
coordinamento provinciale di Pistoia per la difesa della scuola
pubblica ed i rappresentanti dei Comitati genitori-insegnanti di
Firenze, Empoli, Fiesole, Pontassieve, Londa, Dicomano, Scandicci,
Sesto Fiorentino, Bagno a Ripoli, Versilia, Prato, Arezzo, Grosseto,
Livorno, Pistoia e S. Miniato e M. Luisa Moretti, Assessore alla
Pubblica istruzione del Comune di Fiesole. (di Marina Boscaino Il
Fatto)
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