Caro prof.
Almirante,
in riferimento alla sua nota apparsa sul sito Aetnanet.org http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-239710.html,
mi preme sottolineare quanto segue e a rettifica di quanto lei
afferma, avendo come unico interesse quello di veder rispettata
la mia organizzazione e il lavoro che per essa svolgo con doveroso
impegno e notevole fatica. E le assicuro che chi fa questo lavoro
avverte come offensive le accuse o le allusioni a inesistenti
connivenze con una controparte con la quale, invece, si confronta ogni
giorno in piena autonomia, nell'esclusiva ricerca di soluzioni ai
problemi della gente che rappresenta.
Anch'io vado per gradi:
1) Per i docenti (ma in realtà anche per il personale ata) la legge ha
"congelato" per TRE anni (e non per due) lo scatto di anzianità.
2) Grazie alle intese raggiunte dalla CISL, si è avviato un percorso di
graduale recupero degli scatti, cosa già avvenuta per il primo anno
(ecco perchè tutti, compreso lei, oggi possono parlare di DUE) e per la
quale il MIUR e il MEF sono impegnati a recuperare, in due anni, anche
gli altri due scatti.
3) Il MIUR ha consentito già l'anno scorso, su nostra precisa richiesta
condivisa da tutte le altre sigle sindacali, che chi era costretto per
legge ad andare in pensione al compimento dei 40 anni di contributi
potesse rimanere in servizio, se lo voleva, qualora ciò gli servisse a
raggiungere il successivo scatto.
4) Quest'anno si rischiava che tale possibilità fosse compromessa per
il fatto che sui cedolini le scadenze appaiono oggi incrementate
di due anni (non ripeto quanto già detto al punto 2), cosa che avrebbe
impedito di ottenere la deroga di cui sopra. Su nostra richiesta, il
MIUR ha accettato di fare invece riferimento alle scadenze originarie,
e non a quelle che appaiono sui cedolini, sul presupposto che queste
potranno essere recuperate dalla progressiva applicazione del Decreto
Interministeriale 3 del gennaio scorso, che attua la nostra intesa
sugli scatti. In questo modo si è risolto un possibile problema per i
lavoratori e si è avuta conferma che la prospettiva del recupero degli
scatti è avvalorata, in quanto pienamente attendibile, dallo stesso
MIUR.
Ecco dunque dove stanno il falso, lo squallore e la sciocchezza.
Falso che ci sia gente costretta a stare di più in servizio, mentre
stava accadendo esattamente il contrario (venivano mandati via per
forza).
Falso che la nota del MIUR sia responsabile di questo "allungamento dei
tempi", mentre invece apre una possibilità di scelta al lavoratore,
come chiesto dai sindacati
Squallido che si costruisca su queste falsità un attacco alla CISL,
accusata falsamente di "sostenere il Governo" mentre sta invece
assicurando tutele ai lavoratori.
Sciocco (e squallido) alimentare preoccupazioni che sembrano fatte
apposta per lanciare la "corsa ai ricorsi", certamente in modo del
tutto gratuito e disinteressato.
Falso, sciocco e squallido accusare la CISL di aver "condiviso" il
blocco triennale dei contratti: non solo non l'abbiamo condivisa, ma
con l'intesa del 4 febbraio abbiamo voluto con forza riaprire una fase
di negoziati all'ARAN - che è la sede deputata all'esercizio delle
prerogative contrattuali - proprio per discutere di relazioni
sindacali e mettere un freno alla pretesa di quanti puntano ad
emarginare il sindacato approfittando della moratoria dei rinnovi del
CCNL. Altro che condivisione del blocco, non solo non lo abbiamo
condiviso, ma abbiamo fatto di tutto per rimuoverlo, riuscendo anche
nel frattempo a rendere inapplicabili (magari a lei sembrerà poco) le
contestate fasce di merito per tutto il personale della scuola.
Questi i nostri risultati, e tutti possono giudicare se siano più o
meno modesti. Quelli di altri, siamo tuttora in attesa di vederli.
Gianni Manuzio,
segreteria nazionale CISL Scuola
gianni.manuzio@cisl.it