La Cisl Scuola da un
po' di tempo ci sorprende, e non solo per le posizioni assunte di
fiancheggiamento del Governo e quindi del Miur, ma anche per le
dichiarazioni che rende, e che mai abbiamo voluto commentare, in attesa
che gli insegnanti si facessero una propria opinione. Questa ultima
nota però, anche da noi riportata: http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-239707.html,
ci lascia perplessi veramente. Chiediamo infatti: dove starebbe il
falso clamoroso relativamente ai due anni in più che i docenti
sarebbero costretti a fare per ottenere gli scatti? Non è forse così?
Sarebbero costretti a rimanere in servizio, anche se non di imperio ma
chiedendo col berretto in mano, se non venisse firmato il decreto
interministeriale che concede loro gli scatti di anzianità frutto
dei risparmi a danno di tanti posti di lavoro.
La Cisl non sottolinea infatti che intanto il Miur prima licenzia, al
raggiungimento dei 40 anni, e poi deve essere il docente a
chiedere di rimanere altri due anni per avere il suo, quello che gli
spetta per diritto, ma che gli è stato tolto con una operazione
proditoria senza precedenti. Se non sono costretti formalmente a
rimanere, lo sono moralmente e sull'unghia economica, anche
perchè lascerebbero qualche centinaia di euro al mese nelle casse del
ministero del tesoro che poi magari li gira per pagare le quote latte
degli allevatori del Nord. Non capiamo dove stia la vittoria
sbandierata dalla Cisl, né dove si acquatterebbe il meritevole sguardo
del Miur sui docenti. Riepiloghiamo e andiamo per gradi:
1) ai docenti è stato congelato per due anni, e per legge, lo scatto di
anzianità;
2) lo otterranno solo se i risparmi di spesa lo consentiranno e
comunque ci vorrà un decreto congiunto di Gelmini e Tremonti per
renderlo operativo, ma condizionato dai soldi disponibili dai risparmi;
3) il Miur ha concesso, (elargizione reale sul tipo delle grazie
feudali) a chi costringe (per legge) ad andare in pensione per i
raggiunti limiti di 40 anni di servizio, di rimanere ancora al
lavoro al fine proprio di riconquistarsi i suoi scatti i cui benefici
invece sono stati prorogati di due anni ma di cui avrebbe avuto
diritto, perchè sono un suo diritto proditoriamente tolto.
Non è forse così? E allora dove starebbe il falso, lo squallore della
notizia, la sciocchezza? L'impressione è che la Cisl voglia a tutti i
costi difendere, più che i lavoratori, il Miur il quale cammina come un
buldozer sopra i diritti dei docenti e del personale della scuola,
senza domandarsi che fine faranno i precari, quelli che sono
stati sfruttati dallo Stato per anni, e i perdenti posto; senza
chiedersi il motivo di tanto accanimento contro i professori ai quali
viene pure congelato il contratto di lavoro sulla cui operazione la
Cisl è stata d'accordo: o no?
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org