Presentata da 30
deputati del Pd-IdV un’interpellanza urgente, primo firmatario, on.
Antonino Russo, dopo la denuncia dell’Anief sulla incostituzionalità
della norma inserita nel mille-proroghe. La mattina del 17 febbraio, la
diretta su web tv della Camera.
Il testo
dell’interpellanza
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
la Corte costituzionale con la sentenza n. 41 del 9 febbraio 2011 ha
cancellato l'articolo 1, comma 4-ter, del decreto-legge n. 134 del 2009
per la violazione dell'articolo 3 della Costituzione, rendendo in
executivis le ordinanze di commissariamento disposte dai giudici del
Tar Lazio, ex plurimis le nn. 5140, 5141, 5142, 5143, 5144, 5145, 5146,
5147, 5148, 5149 e 5150 R.G. del 2009, su ricorsi presentati dall'Anief
per l'inserimento a pettine e non in coda nelle province aggiuntive
scelte dai docenti inseriti nelle graduatorie e per il trasferimento a
pettine in altra provincia;
la nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
protocollo n. AOODGPER./1999 del 17 febbraio 2010 a firma del direttore
generale, dottor Luciano Chiappetta, faceva esplicito riferimento alla
sospensione delle ordinanze del TAR Lazio sopra indicate, sospensione
che l'ordinanza n. 41 del 9 febbraio 2011 ha di fatto revocato,
riconoscendo pertanto piena e immediata efficacia ai provvedimenti di
commissariamento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca sopra citati che hanno acquisito l'autorità del giudicato
cautelare;
il contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità e il
Contratto collettivo nazionale integrativo sulle utilizzazioni e sulle
assegnazioni provvisorie, rispettivamente del 16 febbraio e del 16
luglio 2010, garantiscono per l'anno scolastico 2010-2011 al personale
docente di ruolo il diritto al trasferimento da un'istituzione
scolastica all'altra, anche tra regioni e province diverse, mentre la
direttiva comunitaria 1999/70/CE sancisce la parità di trattamento tra
personale a tempo determinato e personale a tempo indeterminato;
diversi atti di sindacato ispettivo presentati da deputati del Partito
Democratico (interrogazioni a risposta in Commissione n. 5-01418 di
giovedì 14 maggio 2009,
seduta n. 177, n. 5-01622 di lunedì 13 luglio 2009,
seduta n. 201, n. 5-01684 di lunedì 27 luglio 2009,
seduta n. 209, n. 5-02192 di mercoledì 9 dicembre 2009,
seduta n. 255, n. 5-0336 del 30 luglio 2010) hanno sollecitato e
invitato più volte il Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca, fin dalla pubblicazione delle graduatorie per l'anno
scolastico 2009-2010, a garantire il trasferimento da una provincia
all'altra del personale docente precario nel rispetto di quanto
previsto dalla legge 3 maggio 1999 n. 124, articolo 1, comma 6, della
legge 20 agosto 2001, n. 333, articolo 1, comma 1 e dalla legge 4
giugno 2004, articolo 1, comma 4, e a rispettare le ordinanze cautelari
emesse dall'autorità giudiziaria;
non risulta ancora ultimato il piano di 150.000 immissioni in ruolo
voluto dal precedente Governo di centro-sinistra con l'approvazione
della legge n. 296 del 2006;
al contrario, l'attuale Governo ha previsto tagli di 87.000 posti di
personale docente con il decreto-legge n. 112 del 2008;
tali decurtazioni hanno provocato un drastico malfunzionamento della
scuola, una grave discontinuità didattica a detrimento
dell'apprendimento dei ragazzi e una profonda incertezza in tutti gli
operatori del settore dell'istruzione;
nel comparto scuola non sembra applicato quanto previsto dal decreto
legislativo n. 368 del 2001, in ottemperanza all'accordo quadro
comunitario sui rapporti di lavoro a tempo determinato e sulla
stabilizzazione del personale a tempo determinato con tre anni di
contratto anche non consecutivi, come disciplinato dalla direttiva
dell'Unione europea n. 1999/70/C -:
quali iniziative intenda predisporre per riformulare le graduatorie ad
esaurimento del personale docente;
quali iniziative intenda predisporre per consentire il trasferimento in
altra provincia all'atto del prossimo aggiornamento biennale delle
graduatorie ad esaurimento previsto dalla legge n. 296 del 2006, in
ottemperanza alla sentenza della Corte costituzionale che ripristina la
normativa vigente in materia;
quali iniziative intenda promuovere, a garanzia della valorizzazione
della professionalità del personale precario della scuola, in
particolare già presente in posizione utile nelle medesime graduatorie
e che ha prestato servizio negli scorsi anni, per consentire la
copertura con contratto a tempo indeterminato di tutti i posti vacanti
e disponibili, la stabilizzazione prevista già dalla normativa italiana
e comunitaria del personale scolastico, e un nuovo massiccio piano di
immissioni in ruolo.
(2-00970)
«Antonino Russo, Siragusa, Leoluca Orlando, Colombo, Ghizzoni, Rugghia,
Pes, Samperi, Lulli, Veltroni, Pedoto, Calvisi, Zamparutti, Farina
Coscioni, Maurizio Turco, Merloni, Bernardini, Beltrandi, Iannuzzi,
Sarubbi, Bachelet, Schirru, De Pasquale, Melandri, Lo Moro, Di
Giuseppe, Favia, Cambursano, Di Stanislao, Paladini, Piffari, Aniello
Formisano, Zazzera, Evangelisti, Palagiano, Barbato, Palomba, Cimadoro,
Rota, Mecacci, Trappolino, Martella».
La dichiarazione dell’on. Russo
MILLEPROROGHE, GRADUATORIE SCUOLA, RUSSO (PD): “BLOCCO DELLE
GRADUATORIE IRRAGIONEVOLE”
“Il blocco delle graduatorie contenuto nel milleproroghe, approvato dal
Senato, con il voto di fiducia, riconferma la norma "irragionevole",
voluta dalla Lega, e non tiene in alcuna considerazione quanto
autorevolmente sancito dalla Consulta, che ha dichiarato
l’illegittimità del comma 4-ter dell’articolo 1 del decreto legge
134/2009 per 'palese irragionevolezza' ”. Lo dice l’on Tonino
Russo (Pd), componente della commissione Cultura della Camera, che ha
presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione, che
verrà discussa domani nell’Aula di Montecitorio. L’interpellanza è
stata sottoscritta da numerosi parlamentari del Pd e dell’Idv, per
chiedere come il ministro Gelmini intenda rispettare la pronuncia della
Consulta, che ribadisce il criterio meritocratico per la formulazione
delle graduatorie del personale docente.
“Spiace riscontrare – prosegue Russo (Pd) - che questo emendamento,
voluto dalla Lega, al fine di penalizzare i docenti meridionali sia
stato votato dai senatori siciliani della maggioranza, che come spesso
accaduto in questa Legislatura, anche quando dalla loro hanno una
sentenza della Corte Costituzionale, non sanno andare oltre il ruolo di
servitori di un governo antimeridionalista, ostaggio della Lega”.
“Alla luce della sentenza della Corte Costituzionale – dichiara il
deputato democratico - le graduatorie vanno riformulate: ai docenti va
riconosciuta la professionalità acquisita ed il diritto al
trasferimento da una provincia ad un’altra”.
“La sonora bocciatura inflitta dalla Consulta alla Gelmini non è
servita da lezione: intende perseverare nell’errore e ignorare quanto
autorevolmente sancito nella sentenza”.
“Dopo la Corte Costituzionale – si chiede - a chi dovrebbero rivolgersi
i docenti per vedersi riconosciuti i propri diritti costituzionalmente
sanciti? Confidiamo – conclude Russo - che la Gelmini, almeno questa
volta, ritrovi il buon senso e che il Governo, alla Camera faccia
marcia indietro per dare piena attuazione alla sentenza”.
redazione@aetnanet.org