Ai sindacati di base
non piace il 'congelamento' approvato da Palazzo Madama delle
graduatorie, fino al 31 agosto 2012, contenenti 240mila insegnanti
precari: la modifica, voluta dalla Lega Nord dopo la recente sentenza
della Corte Costituzionale, che ha bocciato la collocazioni in 'coda'
decisa dal Miur per chi nell'ultimo biennio ha chiesto trasferimento,
viene respinta in particolare dalla Usb Scuola. Secondo Alessandro
Piccolo, dell'Unione sindacale di base, la norma approvata oggi e su
cui entro fine mese si dovrà esprimere la Camera, è figlia di un "accanimento antimeridionale
di stampo leghista che traspare da queste ultime mosse della
maggioranza, incapace addirittura di una linea condivisa su scuole
aperte o chiuse nel 150° anniversario dell'unità d'Italia".
Il sindacalista ritiene che la soluzione
della maggioranza andrà a danneggiare moltissimi precari: "Per due anni
- dichiara - hanno subito l'umiliazione professionale di accettare
qualunque supplenza, che si sono trovati costretti a lavorare in scuole
private fantasma senza percepire un centesimo, pur di guadagnare i
famosi 12 punti del servizio, si trovano oggi, con le graduatorie
congelate, a non potere utilizzare quei punti guadagnati al prezzo di
pesanti sacrifici".
Il rappresentante dell'Usb indica, infine, la strada da percorrere per
uscire dal problema del precariato: "per la scuola - sottolinea Piccolo
- esiste un'unica soluzione: il ritiro di tutti i tagli passati e
futuri e l'immissione in ruolo per tutti i lavoratori inseriti nelle
graduatorie provinciali. Solo in questo modo si può porre concretamente
fine alle ingiustizie sulla pelle dei precari e contenere il danno
erariale derivante dalla sentenza della Consulta. Ma non sarà -
conclude il rappresentante Usb - che il criterio di merito con cui
questi vertici vengono selezionati è basato sulla loro capacità di
distruzione del pubblico per far ingrassare il privato?".
(TMNews)
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