"Rischiano il posto 350 lavoratori delle
ditte di pulizia nelle scuole della Sardegna". Lo denuncia la
segretaria regionale della Filcams-Cgil, Simona Fanzecco, lamentando la
mancata convocazione di un incontro al ministero della Pubblica
Istruzione per discutere del futuro di 26 mila lavoratori in tutta
Italia e sollecitando un intervento della Regione. "Il sindacato
e' preoccupato per le nuove modalita' di gestione degli appalti
definiti in una direttiva del Miur inviata alla Corte dei Conti: le
gare d'appalto sarebbe affidate direttamente agli istituti scolastici,
senza clausola sociale e salvaguardia dei lavoratori, in contrasto con
la normativa nazionale e
comunitaria".
"I tagli del ministero ai servizi esternalizzati", spiega
Fanzecco, "fanno temere per l'occupazione e il reddito dei lavoratori e
per le gravi conseguenze che produrra' nel territorio sardo". Secondo
la Filcams sono a rischio la qualita' dei servizi e, di conseguenza, la
salubrita' e la sicurezza degli ambienti scolastici. "A cio' si
aggiunge il possibile caos che potrebbe generare la direttiva del
ministro Gelmini, in cui vengono definiti i criteri per le future gare
di appalto", protesta il sindacato. "Secondo il provvedimento, in una
fase provvisoria di almeno un anno, viene data la possibilita' alle
singole istituzioni scolastiche territoriali, di provvedere
autonomamente all'acquisizione dei servizi.
Un'impostazione che, oltre a non garantire gli attuali standard,
e' in evidente contrasto con la normativa nazionale e comunitaria".
(AGI)
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