"Lucy", l'antenata più
famosa di homo sapiens, era in grado di camminare in posizione eretta,
una delle svolte nell'evoluzione umana: lo confermano nuovi
ritrovamenti fossili. Come riporta il sito della Bbc citando la rivista
scientifica Science, nuovi reperti risalenti a 3,2 milioni di anni fa
provano che l'Australopithecus Afarensis aveva la pianta dei piedi
arcuata ed era quindi in grado di mantenere consistentemente una
posizione eretta.
I paleontologi sapevano già dal ritrovamento di Lucy, avvenuto
nel 1974 (con in sottofondo la canzone dei Beatles "Lucy in the sky
with diamonds", da cui il nome) che la specie era in grado di camminare
almeno per brevi periodi come un moderno essere umano, ma dato che non
erano state ritrovate molte ossa corrispondenti al piede non era chiaro
quanto tempo potessero passare in posizione eretta e quanto invece si
spostassero sfruttando i rami degli alberi, come le moderne scimmie.
Gli ultimi ritrovamenti sembrano indicare che Australopiothecus
afarensis si trovava all'inizio del percorso evolutivo che ha portato
al bipedalismo completo: le ossa delle braccia infatti conservano
ancora tracce dell'adattamento alla vita sugli alberi, forse utilizzati
come rifugio notturno. (TMNews)
redazione@aetnanet.org