In quasi tutte
le scuole ci si avvia in questi giorni verso la valutazione
intermedia degli esiti conseguiti e dei traguardi conseguiti nella
prima parte dell’anno scolastico.
La scansione quadrimestrale offre, infatti, l’opportunità di
avere tempi più lunghi, rispetto alla scansione “trimestrale”,
organizzazione ancor in uso presso alcune scuole. La ristrettezza dei
tempi-scuola, spesso diffondeva tensione tra i docenti e non consentiva
per alcuni studenti, vacanze serene, ma era più efficace.
La valutazione costituisce un momento fondamentale del processo
educativo ed assume un carattere informativo e formativo nei confronti
di ciascun alunno e delle famiglie, così da poter promuovere quella
positiva interazione tra scuola e famiglia e favorire l’azione di
recupero e lo sviluppo delle abilità da acquisire.
La verifica intermedia e finale scandisce i ritmi dei graduali
traguardi che vengono conseguiti attraverso lo svolgimento delle
singole attività didattiche, finalizzate all’acquisizione e al
potenziamento di specifiche abilità e competenze.
Osservazioni sistematiche, continue e costanti del processo di
apprendimento dell’alunno, costituiscono gli elementi essenziali della
valutazione finale che trova a conclusione del ciclo biennale uno
specifico momento di comunicazione all’esterno.
Le verifiche intermedie riguardano l’iter didattico seguito e sono di
vario tipo: interrogazione orale, prova scritta, discussione orale,
relazione, test, questionario, prova oggettiva di profitto, domanda di
tipo “vero-falso”o a scelta multipla, saggio breve, lavoro di gruppo.
Particolare attenzione viene riservata alle schede di “AUTOVALUTAZIONE”
a conclusione del percorso di didattico delle unità di apprendimento,
favorendo in tal modo la partecipazione attiva e responsabile dello
studente al processo di formazione
Il Consiglio di classe, rispettando i criteri deliberati dal Collegio
Docenti, al termine di ogni Quadrimestre provvede
all’assegnazione dei voti nelle singole discipline ed in maniera
unitaria assegna il voto di condotta.
Nella scheda di quest’anno, nella scuola secondaria di primo grado,
malvolentieri abbiamo cancellato la colonna prevista per il voto di
Educazione Civica . E’ una grossa perdita per la scuola italiana, in
quanto l’autonomia della disciplina e del voto, costituiva uno stimolo
per un impegno maggiore ed un vincolo ad una progettazione didattica
con argomenti specifici e finalizzati.
Se oggi l’educazione civica viene insegnata oggi dai Parlamentari
, dovremmo vergognarci e dire con dolore. “povera Italia! “
L’assegnazione dei voti ha semplificato di molto la forma e le
procedure della valutazione, ma non dovrebbe modificarne la sostanza,
in quanto i voti assegnati sono la traduzione numerica del livello di
competenza che ciascun alunno ha raggiunto nelle diverse discipline.
Da quest’anno anche l’insegnamento della Religione accanto al
tradizionale giudizio di: insufficiente - partecipazione scarsa:
4); non sufficiente - partecipazione discontinua:5);
sufficiente (6); buono (7); ottimo (8); lodevole (9);
eccellente(10) può essere espresso il voto, così da poter
contribuire al conteggio della media finale .
La valutazione delle competenze, infatti,
tiene conto: del livello di partenza di ciascun alunno; del contesto
socio-culturale in cui l’alunno è inserito; delle finalità educative
della scuola;
e degli obiettivi generali, degli obiettivi comuni, disciplinari e
specifici della classe e del modulo.
Si valuterà inoltre la valenza educativa ed organizzativa dell’azione
didattica svolta dall’Istituzione scolastica, protesa ad una sempre
migliore efficacia ed efficienza nel servizio di promozione culturale e
sociale.
In occasione del quadrimestre ed in vista della valutazione il Collegio
Docenti ed il Consiglio d’Istituto provvedono al monitoraggio ed alla
valutazione del Piano dell’Offerta Formativa, tenendo in considerazione
la congruenza tra finalità, obiettivi e risultati conseguiti.
Indicatori principali della qualità del processo formativo:
- i reali progressi compiuti dagli alunni;
- le competenze di base acquisite;
- l’assunzione di responsabilità nel seguire ciascuno il proprio iter
orientativo.
Il monitoraggio del Piano dell’Offerta Formativa prevede:
- sistematiche osservazioni sull’iter didattico programmato;
- analisi dell’efficienza organizzativa dei moduli;
- autovalutazione degli alunni in riferimento al contratto formativo;
- produzione degli alunni in base agli obiettivi prefissati ed ai
percorsi didattici seguiti;
- verifica circa l’attuazione delle attività e dei progetti indicati
nel P.O.F;
- verifica della qualità e dell’utilizzazione degli spazi e delle
attrezzature;
- verifica dell’efficacia e dell’efficienza dell’organizzazione
I risultati di tale verifica vengono socializzati all’interno della
Comunità educante e gli esiti ottenuti e sarebbe bene che tali
esiti vengano raccolti in Quaderni di documentazione didattica, così da
poter essere utilizzati per una migliore ricerca e definizione della
qualità del servizio e per una positiva trasferibilità delle iniziative
realizzate.
Nei giorni 11 e 13 maggio per le classi Seconde e
Quinte della scuola primaria e nei giorni 12 maggio
per la classe Prima della scuola secondaria di primo grado
e 10 maggio per la classe Seconda della scuola secondaria di secondo
grado e si svolgeranno le prove INVALSI che
contribuiscono alla rilevazione degli esiti dei risultati delle
competenze in italiano e matematica degli studenti della scuola
italiana.
Gli studenti delle classi terze effettueranno
la prova Invalsi inglobata nelle prova nazionale degli esami di stato e
tale prova nazionale dovrebbe coinvolgere quest’anno anche gli
studenti della scuola secondaria di secondo grado.
Giuseppe Adernò