"Gravissimo
quanto è avvenuto in una scuola della provincia di Parma: licenziato un
docente con decisione unilaterale da parte di un dirigente che
interrompe il contratto già stipulato senza motivazione alcuna. Si
tratta oltretutto di personale che, in molti casi non riceve lo
stipendio da settembre pur lavorando a pieno titolo".
E' questo l'inicpit del comuncato di Cgil, Cisl Uil e Snals che così
prosegue "La circolare n. 11643 dell'USR avente per oggetto:
"Indicazioni operative per lo svolgimento delle attività alternative
all'insegnamento della religione cattolica" indica chiaramente le
modalità di pagamento di questi docenti che stanno svolgendo
un'attività assicurata dal Ministro stesso che nella Circolare n.
59/2010 prescrive che "deve essere assicurato l'insegnamento dell'ora
alternativa alla religione agli alunni interessati".
Urge che le autorità di controllo facciano al più presto la massima
chiarezza su una vicenda che assume aspetti anche penalmente
rilevabili. Nei mesi scorsi i sindacati di categoria hanno più volte
rilevato che solo a Parma sussisteva la mancanza delle nomine dei
docenti di attività alternativa, grazie alle sollecitazioni successive
la situazione si è sbloccata, però molti di questi supplenti ad oggi
non hanno ancora ricevuto lo stipendio.
La ragioneria territoriale dello Stato di Parma assicura che è in corso
un tavolo tecnico tra Ministero delle Finanze e Ministero
dell'Istruzione per risolvere la questione dei soldi che comunque sono
allocati nel bilancio dello Stato per questa specifica attività,
infatti nel resto d'Italia non esiste alcun problema.
L'attività alternativa alla religione è obbligatoria per legge, deve
essere coordinata dai docenti, vanno quindi assunti i supplenti dove
mancano, va assicurato il diritto di fruirne agli studenti che lo
richiedono; ora un docente regolarmente assunto, quindi titolare di
un'attività riconosciuta dallo stato, viene licenziato forse perché per
un inghippo burocratico non si trovano i soldi.Flc Cgil, Cisl scuola,
Uil scuola e Snals rendono noto che stanno valutando con molta
attenzione la situazione di questi docenti, non trascureranno alcuna
possibile azione sindacale e avvieranno, se necessario, iniziative
legali a tutela dei diritti dei lavoratori e degli alunni danneggiati
dall'ennesimo disservizio." (da
http://parma.repubblica.it/cronaca/ )
redazione@aetnanet.org