Novità in vista
per i futuri insegnanti della scuola pubblica italiana: l'atteso
regolamento per la formazione iniziale dei docenti, il decreto n. 249
firmato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, il 10
settembre scorso, è stato pubblicato in gazzetta ufficiale e tra 15
giorni il percorso di formazione diventerà operativo. La nuova norma
più importante è quella che introduce la programmazione degli accessi:
sarà definita annualmente direttamente dal Miur, dopo che viale
Trastevere avrà verificato l'entità dei posti di insegnamento vacanti.
A concorso andrà, quindi, la quota accertata di 'cattedre' libere,
maggiorata del 30%.
Il nuovo regolamento prevede anche un percorso formativo e di
tirocinio più impegnativo di quello attuale. Per diventare maestro di
scuola dell'infanzia e della scuola primaria (le ex elementari) servirà
un corso di laurea magistrale quinquennale, a ciclo unico, comprensivo
di tirocinio da avviare a partire dal secondo anno di corso. Per
aspirare ad una 'cattedra' delle scuole medie e superiori servirà,
invece, un corso di laurea magistrale biennale, successiva alla laurea
triennale post-diploma, a cui seguirà un anno di tirocinio formativo
attivo da svolgere nelle istituzioni scolastiche facenti parte del
sistema nazionale di istruzione.
Al termine dell'anno di tirocinio, l'aspirante insegnante verrà
valutato da un docente di ruolo da almeno cinque anni: il docente tutor
verificherà la preparazione conseguita e se il giudizio sarà positivo
il candidato conseguirà l'abilitazione all'insegnamento.
(TMNews)
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