La
convocazione di ieri pomeriggio al MIUR prevedeva la discussione e la
consegna della bozza del Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri sulla valutazione docenti.
Invece…. alle organizzazioni sindacali non è stato consegnato nulla.
L’incontro si è chiuso con una fumosa descrizione del contenuto del
decreto e un impegno a riconvocare un'ulteriore riunione sulla
questione.
Nel frattempo, evidentemente, bozze del testo del DPCM medesimo stanno
circolando da mesi, tant’è che organi di stampa pubblicano
anticipazioni e commenti.
La FLC vuole sottolineare la scorrettezza del MIUR su questa vicenda
che non rispetta le relazioni sindacali e che nega, nei fatti, il
confronto su di un provvedimento delicatissimo che interviene sulla
professionalità del personale
docente.
Tutto ciò avviene mentre si usa la grancassa intorno ai progetti
sperimentali che dovrebbero servire a definire e portare a sistema
pratiche e strumenti di valutazione dei docenti e delle scuole.
Inutilmente in questi mesi abbiamo chiesto quale rapporto vi sia tra il
DPCM e le sperimentazioni. Né hanno trovato ascolto i richiami al
rispetto delle prerogative contrattuali su questo tema.
Stiamo parlando dello stesso Governo che da una lato blocca i
contratti, cancella gli scatti, congela le posizioni stipendiali e
peggiora le condizioni della scuola e dall’altro vorrebbe far credere
di aver avviato “la meritocrazia”, ovviamente senza risorse.
Il frutto di questa strategia contraddittoria è la risposta chiarissima
che sta arrivando dalle scuole alle imposizioni del MIUR sulla
valutazione: respinto al mittente. (da Flc-Cgil)
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