Entra in vigore la
Legge Gelmini approvata lo scorso dicembre 2010, e partono i sei
mesi di tempo per le università per adeguare gli statuti alle nuove
disposizioni contenute della Legge. L’Unione degli Universitari
dall’Ottobre del 2009 contesta duramente sia l’iter che i contenuti
dell’allora disegno di legge che sapevamo avrebbe colpito l’università
pubblica, la democrazia e il futuro di tantissimi giovani ricercatori.
La riforma della governance che partirà nei prossimi giorni è un duro
colpo all’autonomia degli atenei nel poter decidere e organizzare le
regole democratiche, e dovrà seguire rigidi criteri autoritari e
aziendalisti con la riduzione di tutti gli spazi di partecipazione e
rappresentanza delle componenti accademiche. La legge prevede infatti
che i Consigli di Amministrazione avranno tutti i poteri e saranno
composti anche da esterni e privati.
In questo quadro l’Udu, pur continuando a contestare l’impianto
generale della Legge Gelmini, decide di lanciare una campagna nazionale
in difesa della democrazia e della rappresentanza nelle università. Per
noi università pubbliche e democratiche sono due facce della stessa
medaglia e sono inseparabili. Noi vogliamo contare e non essere
contati!
Abbiamo già avviato un’azione di coordinamento tra le rappresentanze
degli atenei italiani per condizionare la scrittura degli statuti in
senso democratico per evitare che gli Atenei si trasformino il piccole
monarchie assolute, ed in ogni caso siamo pronti alla mobilitazione nel
caso in cui si tenterà di cancellare ogni forma di democrazia e
rappresentanza.
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I punti generali della campagna dell’Udu sono:
- Vogliamo un
iter di riforma degli statuti democratici e partecipati da tutta la
comunità accademica, senza chiusure e colpi di mano da parte dei
Rettori;
- Vogliamo quindi
che le Commissioni di riforma degli statuti siano composte in modo
democratico e rappresentativo;
- Vogliamo che in
tutti gli organismi sia rispettata la presenza della rappresentanza
studentesca almeno al 25% e comunque non inferiore al minino fissato
per Legge (15%);
- Vogliamo che
tutti gli organismi accademici siano elettivi e che siano
rappresentativi di tutta la comunità universitaria;
- Il Rettore non
dovrà avere il potere di nominare i componenti del Cda e deve essere
interno all’Ateneo presso il quale svolge il mandato;
- Il Consiglio di
Amministrazione deve essere eletto dalle varie componenti e deve
avere forti limitazioni per quanto riguarda l’ingresso di componenti
esterni e privati;
- Vogliamo
l’approvazione di carte dei diritti a livello di ateneo e di uno
statuto nazionale per difendere e unificare i diritti di tutti gli
studenti;
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Giorgio Paterna
Coordinatore Nazionale
Unione degli Universitari - sindacato studentesco
Tel. 06.43411763
Cell. 346.8849833
e-mail g.paterna@gmail.com
Tino Colacillo
Esecutivo Nazionale
Unione degli Universitari - sindacato studentesco
Cell.3314836197
e-mail tino.colacillo@gmail.com