Voucher per abbattere le rette dei nidi alle famiglie con
genitori che lavorano, per aiutarle nella conciliazione dei tempi di
vita e di lavoro. Per il terzo anno consecutivo la Regione
Emilia-Romagna mette a disposizione circa 15 mila voucher, per un
totale di circa 3 milioni e 546 mila euro di risorse messe a
disposizione con il contributo del Fondo sociale europeo. Il voucher,
del valore massimo di 250 euro al mese, favorisce l'accesso ai servizi
nido di strutture private autorizzate e saranno erogati dai Comuni.
Sono circa 1400 le famiglie che quest'anno potranno beneficiarne. La
Giunta regionale ha approvato l'elenco delle candidature presentate da
22 associazioni di Comuni per il prossimo anno scolastico 2011-2012,
sulla base dei posti disponibili nei nidi privati del loro territorio e
in base alla stima delle necessita' delle famiglie. Il voucher puo'
essere utilizzato in strutture private autorizzate come nidi,
micronidi, sezioni primavera, nidi part time, nidi aziendali, piccoli
gruppi educativi ed educatrici domiciliari.
Le strutture devono garantire un tempo di frequenza minimo di sei ore
giornaliere, i pasti e un minimo di apertura di 190 giorni all'anno. I
destinatari sono le famiglie in cui entrambi i genitori (o uno solo in
caso di famiglie mono-genitoriali) siano occupati, e cioe' siano
lavoratori dipendenti, parasubordinati, autonomi od associati e
mantengano questa condizione per tutto il periodo in cui beneficiano
dell'assegno. Altro requisito e' l'indicatore della situazione
economica equivalente (Isee in corso di validita') che non deve essere
superiore a 35mila euro. Come gia' avvenuto per gli anni scolastici
2009-2010 e 2010/2011, saranno i Comuni a pubblicizzare l'offerta di
posti voucher alle famiglie interessate, ad inserirli nei loro bandi
pubblici, a ricevere le domande e a costruire le graduatorie, sulla
base delle quali la Regione provvedera' nei prossimi mesi ad impegnare
le risorse finanziarie e a trasferirle alle associazioni di
comuni. (AGI)
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