Siamo un gruppo di
docenti precari delle superiori, come i colleghi che hanno scritto ’’no
al pettine’’ e ’’scelte di vita’’, siamo contrari anche noi al pettine.
Siamo quelli che, nel lontano, ma non tanto, 2007, hanno dovuto fare
una scelta di vita inserendosi nella provincia dove ora lavorano da tre
anni, nella stessa scuola portando avanti un programma didattico con i
propri alunni il cui iter dovrebbe giungere a termine fra due anni, ma,
in caso di inserimenti a pettine, questi ragazzi, rimarrebbero privi
del proprio insegnante che li segue da tre anni e le conseguenze
potrebbero essere molto negative a livello psicologico e
dell’apprendimento.
Verrebbe dunque, pesantemente penalizzata la continuità didattica per
gli alunni, dal momento che moltissimi insegnanti precari inseriti dal
2007 nelle graduatorie ad esaurimento e che lavorano da anni nella
stessa scuola, si vedrebbero sorpassati da numerosi colleghi che, nel
2007, quando è stato chiesto di scegliere in maniera definitiva, hanno
preferito rimanere nella loro provincia, vicino casa, accumulando
punteggio più comodamente. Quindi, nel 2007, ciascun iscritto nelle
graduatorie ad esaurimento ha operato una chiara scelta di vita,
secondo quella legge che lo esigeva.
Noi abbiamo preso degli impegni, a livello economico, affettivo,
sacrificando la propria vita e quella dei familiari per la scelta fatta
Ci sono, dunque, diritti acquisiti per legge, che verrebbero fortemente
lesi e diritti di alunni che verrebbero, a loro volta, lesi anch’essi.
Ribadiamo, con la legge296/06 che prevedeva la progressiva
stabilizzazione del personale precario iscritto nelle graduatorie ad
esaurimento fu chiesto a ciascun iscritto, in tali graduatorie,
di compiere una scelta per una singola provincia d’inserimento.
Questa scelta era vincolante per il proprio futuro perché l’eventuale
successivo trasferimento ad altra provincia avrebbe comportato
l’iscrizione in coda e non secondo il proprio punteggio. Tutto ciò era
stato legiferato per avviare a risoluzione il problema del precariato
nella scuola con la graduale immissione in ruolo Quindi, chi adesso
pretende il trasferimento con inserimento a pettine in graduatoria,
conosceva bene la situazione, e poteva scegliere a suo tempo, ma non lo
ha fatto e adesso non può ledere i diritti di chi, invece, si è
sacrificato, lasciando casa famiglia ecc.
Chiediamo, dunque, anche noi, che, all’apertura delle graduatorie, se
ci sarà, si consenta solo di aggiornare il punteggio di servizio
della provincia già scelta nel 2007 rispettando così il principio che
ha decretato la nascita di tali graduatorie. Saranno rispettate, in tal
modo,le scelte obbligate e sofferte effettuate da noi nel 2007 e non
calpestate da nuovi inserimenti a pettine che andrebbero a produrre
conseguenze drammatiche per insegnanti e alunni senza risolvere il
problema del precariato ma aumentandolo.
Pertanto, anche la nostra richiesta,come quella dei colleghi già
inoltrata, è di una modifica della legge 167/2009 che garantisca
l’utilizzo delle graduatorie ad esaurimento attraverso modalità di
aggiornamento che escludano il trasferimento del proprio punteggio da
una provincia ad un’ altra.
Michela, Gianluca, Giovanni, Laura, Paolo, Francesco e Carlo
docenti precari Istituto Tecnico e Scientifico (da Gilda Venezia)
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