FLC CGIL, scatto anzianita'
slitta di due anni.
(ASCA) - Roma, 24 gen - ''Con il cedolino del mese di gennaio i
lavoratori della scuola si sono visti spostare in avanti di due anni il
passaggio alla fascia stipendiale superiore''. Lo annuncia in una nota
Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc Cgil.
''Cosi' - spiega - ad esempio chi
avrebbe dovuto avere lo 'scatto' a gennaio del 2013 adesso vi vede
allontanare questo momento al gennaio 2015. C'era da aspettarselo, dal
momento che il Decreto Interministeriale firmato dai ministri Tremonti
e Gelmini ha ripristinato soltanto la validita' dell'anno 2010.
Infatti, le economie realizzate nell'anno scolastico 2009/ 2010 sono
state certificate alla fine dell'esercizio finanziario 2010''.
''Finalmente - aggiunge - si fa chiarezza almeno su un punto: l'anno
2010 e' valido, quindi, sono salvi gli scatti di anzianita' di coloro
che li maturano in corso d'anno e a gennaio 2011. Resta invece l'incertezza per gli anni
successivi per effetto dell' art. 9 della L. 78/2010 (manovra
Tremonti). Per gli anni scolastici successivi, quindi, bisognera'
aspettare la certificazione delle economie degli esercizi finanziari
2011 e 2012''.
Per questa ragione, conclude, ''la Flc fara' tutto il possibile
affinche' diventino validi anche gli anni 2011 e 2012, evitando
ulteriori iniquita' a danno dei i lavoratori della scuola. Per questo
siamo impegnati a cambiare questa norma ingiusta a partire dalle
modifiche che chiederemo al Decreto milleproroghe''.
PD, GELMINI DIFENDE PREMIER MA NON
STIPENDI INSEGNANTI
(ASCA) - Roma, 24 gen - ''Mentre il ministro Gelmini e' impegnata a
fare l'avvocato difensore del presidente del Consiglio, al personale
della scuola italiana viene recapitato in busta paga l'ennesimo amaro
regalino: la cancellazione di tre anni di servizio, un buco nella
carriera degli insegnanti che non verra' piu' recuperato, a prescindere
dal pagamento degli scatti stipendiali del 2010- 2011-2012''. Lo
evidenzia in una nota Francesca Puglisi, Responsabile Scuola Segreteria
Pd.
''Stiamo parlando - spiega - di una perdita secca, in media, di 18.000
euro per ciascun lavoratore della scuola e siamo di fronte a un vero e
proprio accanimento terapeutico, visto che a questo settore della Pa
era gia' stato riservato l'86% dei tagli complessivi dei dipendenti
dello Stato. Da questo ennesimo provvedimento 'contro' la scuola
chiunque potra' intuire come 'educare' non sia la missione di questo
Governo, e che chi invece ne fa la missione della propria vita, viene
visto come un pericoloso eversivo da abbattere.
In effetti hanno proprio ragione: insegnanti e studenti sono la parte
migliore della societa' che puo' aiutare il Paese ad alzare la testa e
a voltare pagina''.