La Uil Scuola
chiede al ministero dell'Istruzione di accelerare i tempi di attuazione
dell'anagrafe dell'edilizia scolastica, istituita da una legge del 23
gennaio 1996, finanziata ogni anno con 200 milioni di vecchie lire: la
richiesta giunge nel giorno in cui il Tar del Lazio ha intimato a Miur
e Mef di presentare entro 120 giorni di tempo un piano generale di
riqualificazione dell'edilizia scolastica in grado di rendere sicure le
aule scolastiche per evitare il formarsi di classi da 35 o 40 alunni
ciascuna.
Secondo il segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna, "la
situazione degli edifici e delle aule in Italia è molto differenziata.
Ci sono aule dove, proprio per problemi di spazio, di metri quadrati
disponibili, per legge non ci può essere 'affollamento' di alunni.
Abbiamo più volte segnalato al Miur situazioni limite, presentato il
risultato di monitoraggi effettuati nelle diverse province italiane, il
nodo resta: l'anagrafe dell'edilizia scolastica rifinanziata in euro,
ancora non è stata completata".
Oggi il tribunale laziale ha disposto che entro 120 giorni il Miur e il
ministero dell'Economia dovranno emanare il piano generale di edilizia
scolastica. "Sarebbe opportuno - continua Di Menna - che in sede di
definizione dell'organico (oggi si è svolta la prima riunione tra
ministero e sindacati sugli organici del prossimo anno) questo fosse
definito nel rigoroso rispetto del numero di alunni per classe.
L'obiettivo da raggiungere che neanche una classe, per nessuna ragione,
risulti fuori dai limiti imposti dalla legge. E ancora, attraverso
l'anagrafe dell'edilizia scolastica bisognerà avere la garanzia di
spazi adeguati".
(TMNews)
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