Piccoli robot
umanoidi hanno accolto con un inchino gli studenti che anche oggi, in
gran numero, sono arrivati ad Orientamedia, il salone degli studenti
che si chiuderà domani al PalaCannizzaro Rosario Livatino ad
Acicastello (Ct). Una simpatica novità proposta dall'istituto tecnico
industriale Archimede di Catania. Anche stamani in migliaia per
acquisire informazioni su licei, istituti professionali e tecnici, enti
di formazione, scuole speciali. Nella loro scelta consapevole, gli
studenti sono stati aiutati anche dai test somministrati dai componenti
dell'ufficio di orientamento scolastico del Comune di Catania, guidati
dallo psicologo Salvatore Arcidiacono.
Ma come sempre, tante attrattive per gli studenti. Alcuni sono stati
attirati dalle particolarissime sculture vegetali dell'istituto Ipssar
alberghiero di Nicolosi, o dai quadri e dalle sculture proposti dagli
studenti del liceo artistico Emilio Greco di Catania, o dalle
invenzioni tecnologiche dell'istituto Vaccarini nei corsi del liceo
scientifico e del tecnico, fino ad arrivare, ad esempio, ai
particolarissimi strumenti dell'istituto professionale per ottici del
Centro Scolastico Don Bosco. Ma stamani l'attenzione è stata tutta
focalizzata sulla riforma scolastica grazie all'intervento del dott.
Luca Girardi, neo dirigente dell'ufficio quinto dell'Ufficio Scolastico
Regionale per la Sicilia. Proprio lui, intervenendo alla tavola rotonda
moderata dalla professoressa Rosaria Zammataro, dirigente tecnico del
Miur, ha rimarcato la volontà di avviare confronti sempre più ampi e
dettagliati con il mondo scolastico per capire e risolvere le varie
problematiche in modo da rendere concretamente operativa la riforma.
“Noi siamo pronti – ha detto Girardi – ma anche le scuole devono
compiere uno sforzo in più per poter così collaborare proficuamente.
Inoltre occorre riattivare i percorsi avviati nel passato con le
imprese. Occorre puntare sull'imprenditoria per incrementare le
possibilità di sbocchi lavorativi per coloro che ad esempio escono dai
tecnici o dai professionali”.
E proprio in questi istituti anche in provincia di Catania, come nel
resto della nazione, si registra un calo delle iscrizioni a causa
dell'incertezza che arriva dal mondo del lavoro. Servirà un'inversione
di tendenza e una maggiore conoscenza delle opportunità e la riforma,
con la suddivisione dei cinque anni in un primo biennio, in un secondo
biennio e poi con il quinto anno specialistico, cercherà di raggiungere
anche questo obiettivo. Per illustrare i profondi cambiamenti delle
scuole medie di secondo grado si sono avuti vari interventi. La
professoressa Angela Maria Scandurra, dirigente dell'Eredia di Catania,
si è soffermata sugli istituti professionali e sui percorsi formativi
post-diploma che permettono non solo di scegliere le università ma
anche scuole speciali superiori che durano altri due anni. La
professoressa Annamaria Di Falco, dirigente del Turrisi Colonna di
Catania, si è soffermata sui nuovi licei che escono dalla
sperimentazione a cui in parte sono stati finora relegati (il caso dei
linguistici ad esempio). Poi ha ipotizzato, come già avvenuto
positivamente nel suo istituto, la creazione di una banca dati dei
diplomati che si impegnano, nei quattro anni successivi al loro
diploma, a dare informazioni sui propri successi e insuccessi nel mondo
universitario o lavorativo, in modo da meglio tarare la didattica
proposta agli studenti ancora in formazione. Infine ha parlato il prof.
Orazio Lombardo, dirigente del Marconi di Catania. Soffermandosi sui
nuovi istituti tecnici, ha fornito una serie di dati regionali che
evidenziano come sia da potenziare ancora il numero dei diplomati in
questi istituti per poter dare risposta alle richieste delle imprese,
posto che l'offerta è inferiore alla domanda che arriva dal mondo del
lavoro. Domani l'ultima giornata di Orientamedia che vedrà anche un
dibattito sulle opportunità del Fondo Sociale Europeo rispetto alle
nuove professioni.
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