"Gli investimenti per le
politiche dell'infanzia è decisivo per il futuro del Paese, come anche
la ricerca della Fondazione Agnelli conferma. E invece, proprio per
quanto riguarda il fondo sui nidi, nella legge di stabilità sono stati
tagliati 100 milioni di euro. Eppure abbiamo il tasso più basso di
copertura in Europa, appena il 12 per cento. IL nostro Paese
spende solo lo 0,65 per cento del PIL per le politiche per l'infanzia
mentre Paesi come la Francia e la Germania e l'Inghilterra spendono tre
volte tanto". Lo afferma la senatrice Anna Serafini, vicepresidente
commissione parlamentare per l'infanzia e Presidente Forum infanzia e
adolescenza del PD "Questa riduzione per le politiche familiari e
per le politiche dell'infanzia - continua Anna Serafini - non è solo
legata alla crisi ma deriva dalla sottovalutazione di come oggi le
politiche sociali, le politiche per la famiglia, siano un investimento
di grande rilievo per far crescere il Paese.
I nidi assicurano le migliori condizioni di sviluppo dei bambini. Non
basta più la fascia 3- 6 anni per ridurre lo svantaggio sociale e
culturale dei bambini, ma il periodo 0-3 anni è decisivo per recuperare
lo svantaggio e sviluppare le attitudini dei bambini. I nidi hanno un
ruolo insostituibile nella conciliazione e nell'occupazione femminile,
nell'alleggerimento dell'eredità sociale, nella socializzazione, nello
sviluppo formativo, nel sostegno alla genitorialità".
"Al Senato - sottolinea - è iniziato l'iter su una nuova legislazione
sui nidi e le scuole dell'infanzia. Noi abbiamo presentato una legge di
iniziativa popolare, che ha raccolto oltre 200.000 firme autenticate.
C'è una grande differenza tra questa legge e quella presentata dal
centro destra. Per noi il nido deve essere in primo luogo un servizio
educativo che si avvale di personale specializzato e non un servizio
sociale a domanda individuale, i cui costi sono a carico delle
famiglie. La ricerca della Fondazione Agnelli - conclude la senatrice
PD - conferma questo impianto".
(da Pd)
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