In seguito ai positivi
riscontri forniti dalle 5 Delivery Unit costituite nello scorso anno
scolastico in altrettante regioni, per la sperimentazione delle
principali innovazioni previste dalla riforma, con nota 14 gennaio 2011
prot. n. 269 il Miur suggerisce l’opportunità di estendere anche alle
altre regioni la costituzione delle tali organismi.
Nelle precedenti indicazioni sulle misure di accompagnamento e di
supporto all’autonomia delle istituzioni scolastiche, nella fase di
transizione ai nuovi ordinamenti del secondo ciclo, è stata evidenziata
l’opportunità di attivare da parte degli Uffici scolastici regionali:
un Gruppo regionale di coordinamento, con il compito di favorire la
programmazione, il confronto e l’integrazione delle iniziative
promosse dai diversi livelli istituzionali e dai soggetti a vario
titolo coinvolti e interessati all’attuazione dei processi di riforma,
con specifico riferimento alla conoscenza e diffusione del nuovo
impianto;
uno Sportello unico territoriale, quale strumento di consulenza, a
sostegno degli istituti scolastici, per la parte concernente gli
aspetti organizzativi;
tre Gruppi di lavoro, rispettivamente per l’istruzione liceale, tecnica
e professionale con l’incarico di fornire informazioni alle scuole.
Ora, con nota 14 gennaio 2011 prot. n. 269, il Miur si sofferma in
particolare sulle cinque Delivery Unit costituite nello scorso anno
scolastico in altrettante Regioni, e composte da esperti del mondo
della scuola, dell’università, della ricerca, del lavoro, oltre che da
rappresentanti degli Uffici scolastici regionali, per la
sperimentazione delle principali innovazioni organizzative,
metodologiche e didattiche previste dalla riforma ordinamentale degli
istituti tecnici e dai documenti, relativi alla stessa, predisposti
dall’apposita Commissione ministeriale.
I positivi riscontri forniti dalle Delivery regionali e la
consapevolezza che il processo di riordino del secondo ciclo non può
prescindere dalla messa a punto di costanti azioni di ricerca e
innovazione nell’ambito dei contenuti, delle metodologie e dei modelli
organizzativi, suggeriscono l’opportunità di costituire le Delivery
anche nelle altre regioni, estendendo la sfera di competenza delle
stesse a tutti gli ordini scolastici. Tali organismi potranno:
promuovere gli aspetti innovativi di carattere didattico e
organizzativo della riforma ;
coordinare le iniziative delle scuole e delle reti di scuole in ambito
regionale e nazionale;
provvedere alla diffusione della relativa documentazione, mediante il
sito dell’ANSAS.
Nell’assolvere a tali compiti, le Delivery potranno opportunamente
collegarsi con lo “Sportello unico territoriale” e con i Gruppi di
lavoro già operanti. Inoltre, il ruolo attivo delle Delivery regionali
potrà essere potenziato attraverso puntuali interazioni tra le stesse e
tenendo in debito conto le realizzazioni delle cinque Delivery
inizialmente costituite. A tal fine l’ANSAS renderà disponibile, nel
proprio sito, un apposito Forum come strumento di costante
consultazione. È infine prevista l'attuazione, nei prossimi mesi, da
parte del Miur, di seminari regionali di validazione degli esiti delle
diverse iniziative poste in essere.
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