Con la riapertura
delle scuole gli esperti prevedono, come ogni anno, un "boom"
dell'influenza tra bambini e ragazzi: si prevede che, al termine della
stagione influenzale, si ammaleranno circa 2 milioni di under 18 in
Italia, nella stragrande maggioranza in forma blanda. "I piu' giovani -
spiega Fabrizio Pregliasco, virologo all'Universita' di Milano - quando
sono a scuola diventano dei veri 'untori': stando tutti insieme si
contagiano a vicenda, e sono piu' suscettibili al virus perche' il loro
sistema immunitario non ha le difese sviluppate nei decenni dai loro
genitori. Quindi si ammalano, tornano a casa e contagiano anche gli
adulti. Per questo in genere con il ritorno a scuola dopo le feste si
assiste all'impennata dei casi che portera' al picco, previsto tra fine
gennaio e inizio febbraio".
Ma non c'e' da preoccuparsi: "I giovani sono piu' suscettibili ma anche
piu' resistenti, ossia si ammalano di piu' ma quasi sempre il tutto si
risolve con due o tre giorni a letto. Gli unici problemi nascono per
bambini molto piccoli, sotto l'anno di eta', per i quali insorgono
delle complicanze respiratorie che a volte portano
all'ospedalizzazione". In ogni caso, se quest'anno l'influenza colpira'
circa 5 milioni di italiani, secondo gli esperti, quasi la meta'
saranno minorenni: "In genere - conferma Pregliasco - oltre il 40% dei
casi di influenza riguarda la fascia di eta' da 0 a 18 anni, quindi
quest'anno ci attendiamo da 1,5 a 2 milioni di casi tra i
giovanissimi".(Agi)
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