Prime conferme sulla
creazione di "Scuola Spa", l'ente a cui trasferire la proprietà degli
edifici scolastici e la competenza su manutenzione e messa in
sicurezza. La notizia è contenuta nell'annuale relazione della
Commissione parlamentare d'inchiesta su infortuni sul lavoro e morti
bianche che verrà i tratta di un'ipotesi «effettivamente allo studio
dei ministeri dell'Economia, dell'Istruzione e delle Infrastrutture»,
scrive la relazione, riportando il contenuto di un'audizione del 3
novembre scorso del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli
dinnanzi alla stessa commissione parlamentare, nata nel 2008 e
presieduta dal senatore pidiellino Oreste Tofani. Scuola Spa servirà per reperire fondi
privati
Secondo Matteoli, prosegue lo relazione, il progetto di creare una
società per azioni cui conferire la proprietà degli edifici scolastici
è ancora in una «fase di semplice proposta». Ma è già chiara la sua
finalità: «individuare formule alternative per reperire risorse
finanziarie da destinare all'edilizia scolastica». Si tratta, è scritto
ancora nella relazione, di «un tema di grande rilevanza» e sul quale
sono previste nel 2011 in commissione d'inchiesta le audizioni del
ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini e dei principali
sindacati della scuola, le cui prime reazione però all'idea di una
"Scuola spa" sono state piuttosto fredde. In attesa sempre che decolli
l'anagrafe degli elementi non strutturali degli edifici scolastici di
tutt'Italia, che consentirebbe, ricorda la commissione, «di realizzare
per ciascuno di essi una sorta di fascicolo del fabbricato e di
programmare, di conseguenza, i necessari interventi».
Quattro scuole su 10 sono a rischio sismico
Del resto non è un mistero che la sicurezza degli edifici scolastici
rappresenti una priorità su cui è urgente intervenire. Visto che molte
scuole, in varie parti del Belpaese, sono purtroppo ospitate in edifici
fatiscenti (spesso palazzi storici) o comunque inadeguati, che
costituiscono un grave rischio per alunni e insegnanti e personale
scolastico. Secondo i dati contenuti nella relazione (di provenienza
Inail, Legambiente, Cittadinanzattiva, Cresme), nelle scuole statali
(10761 dislocate in 42.007 edifici) studiano e lavorano oltre 9 milioni
di persone. Circa il 40% delle scuole è esposta a elevato rischio
sismico e il 7% a elevato rischio idrogeologico. Nel 2007 sono stati
registrati 90.478 infortuni censiti agli alunni e 12.912 insegnanti
Per la sicurezza scolastica in cantiere 1,2 miliardi
Per gli interventi più urgenti, stima la Protezione civile,
servirebbero subito 13 miliardi di euro. Attualmente, le risorse
stanziate ammontano a circa 1,2 miliardi, di cui 250 milioni già
destinati alle scuole distrutte dal terremoto dell'Aquila e circa 700
disponibili per gli interventi più immediati. Le decisioni
sull'allocazione dei fondi passano per un serrato e costante confronto
con gli enti locali. Il ministro Gelmini ha più volte sottolineato come
la frammentazione delle competenze in questo settore abbia spesso
rallentato gli interventi e perfino l'utilizzo delle risorse
disponibili. Di qui la proposta della titolare di viale Trastevere:
integrare le risorse statali (sempre più limitate) con quelle degli
enti territoriali. Province in testa, che hanno una competenza diretta
sulla manutenzione delle 3.226 scuole secondarie ripartite in 5.179
edifici. (di Claudio Tucci da IlSole24Ore)
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