Sono stati ricevuti
oggi i rappresentanti degli studenti eletti nel CNSU (Consiglio
Nazionale degli Studenti Universitari) e ne è emersa una divisione
sulla riforma.
Non stupisce che gli 8 studenti su 30 eletti al CNSU vicini al
Ministro Gelmini (gruppo Studenti per le Libertà - Azione
Universitaria) appoggino la riforma, sarebbe strano il contrario. Il
dato importante è invece che è che tutto il resto dell'organo sulla
riforma si mostra o scettico o profondamente contrario. I
rappresentanti dell’Unione degli Universitari, espressione della
protesta di piazza degli scorsi mesi, hanno esposto al Presidente le
ragioni di una mobilitazione studentesca e generazionale che vede nella
riforma la pietra tombale del carattere pubblico dell’Università, del
diritto allo studio e probabilmente del nostro futuro.
Dall'incontro è emerso, inoltre, una grande preoccupazione, fatta
propria dal Presidente, per i tagli agli atenei e al diritto allo
studio, che aggravano ulteriormente quelli che saranno i danni di
questa riforma.
L'appuntamento di oggi del CNSU con il Presidente Napolitano
rappresenta, in maniera inopinabile, la conferma di una mancanza di
dialogo con il Governo e con il Ministro Gelmini che, durante l'iter di
approvazione parlamentare della riforma, non ha mai consultato l'organo
di rappresentanza nazionale per timore di non ricevere un parere
positivo sulla riforma.
In queste ore stiamo preparando il nostro lavoro di opposizione
negli organi accademici degli atenei contro le modifiche degli statuti
delle università pubbliche oltre ad una ripresa delle assemblee
studentesche per proseguire con una mobilitazione che vede ormai nella
caduta del Governo l'unica soluzione per arenare questa riforma e per
fermare il vero e proprio "stupro" che questo Governo sta portando
avanti contro il futuro del nostro Paese.
Gianluca Scuccimarra del CNSU Unione degli Universitari
stampa.udu@gmail.com