E' iniziato il
nuovo anno e, per i precari della scuola, si preparano, nei prossimi
mesi, altri sostanziosi tagli: secondo i dati della CGIL 19.676
cattedre e 14.167 posti ATA in meno, per un totale di 33.843
licenziati. Oltre ai tagli certi
degli operatori della scuola, continua l'azione legislativa del governo
verso i precari, con una marea di bozze di decreti o decreti approvati
che non fanno altro che alimentare il caos della scuola pubblica e lo
stato di precarietà e sofferenza dei lavoratori della scuola
Nei mesi di aprile-maggio si dovrebbero aggiornare le graduatorie
permanenti, ma il governo prima congela le graduatorie con
l'approvazione del decreto milleproroghe, poi, il testo pubblicato
nella gazzetta ufficiale, non presenta "il congelamento"; tutto questo
accade in attesa di esaminare proposte di leggi favorevoli ai concorsi
regionali. Da maggio 2010 vi è una bozza di decreto relativa ai TFA,
tirocini attivi formativi a numero programmato per tutti i docenti di
terza fascia delle graduatorie d'istituto, che non si sa se sarà mai
deliberata.
Il 24 novembre è stato approvato il decreto "collegato lavoro" con
alcuni precisi punti di negatività per i precari.
Molti precari stanno aderendo a ricorsi di diverso tipo con la
confusione e l'incertezza di un lavoratore che non sa se il suo stato
di precarietà avrà un termine. Nell'anno scolastico 2010-2011 le 20.676
cattedre disponibili nell'organico di diritto non sono state occupate
da docenti precari, che hanno assunto il ruolo. (da
http://www.orvietonews.it/)
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