Abbiamo ascoltato
centinaia di annunci sul bando del concorso per dirigenti scolastici,
con certezze giurate che sarebbe uscito lo scorso ottobre e che avrebbe
riguardato 2871 posti.
Ma il 2010 è passato con un colpevole
nulla di fatto tra continui rimpalli fra tre ministeri: il MIUR, il MEF
e la Funzione Pubblica.
Eppure ci hanno assordato con il merito, le riforme epocali e le
svolte storiche, invece non hanno nemmeno la percezione che stanno
buttando nel caos, private della dirigenza, centinaia e centinaia
di scuole.
E’ incomprensibile che non ci si renda
conto che la dirigenza nelle istituzioni scolastiche autonome è un
pilastro fondamentale e che venire meno al dovere istituzionale
di bandire il concorso è una gravissima forma di irresponsabilità.
La legge 296/2006 (finanziaria 2007) stabilì la cadenza triennale
del concorso. Il precedente fu bandito il 26 novembre del 2004. Sono
trascorsi perciò ben 6 anni, altro che concorso triennale! Che cosa si
sta ancora aspettando in una situazione di esponenziale aumento di
posti vacanti?
Fra le associazioni professionali,
apparteniamo a quella minoranza che considera non solo necessarie, ma
indispensabili nella situazione data, forme oculate di
razionalizzazione della spesa del personale. Ma ciò a cui
assistiamo sono tagli acefali che spesso lasciano immutate sacche
di spreco e non intervengono invece laddove è indispensabile e urgente
intervenire.
Per questo chiediamo con forza ai ministeri competenti e in primo luogo
al Ministro Gelmini che venga bandito senza più indugi il concorso.
Facciamo contemporaneamente appello a tutte le forze politiche perché
si facciano carico di una situazione grave destinata in breve a
peggiorare. Ma ci chiediamo anche: perché tacciono i governi regionali?
Eppure la Costituzione ha assegnato loro importanti poteri sulla
gestione dell’istruzione.(da http://www.adiscuola.it/)
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