«Entro il 2010
verrà bandito un nuovo concorso per assumere 2.800 presidi». Parola di
Mariastella Gelmini. A settembre il ministro dell’Istruzione aveva
annunciato l’infornata di dirigenti scolastici (da quattro anni non si
fanno assunzioni di questo tipo) per risolvere il problema ormai
esplosivo delle reggenze: quest’anno circa 1.600 scuole su 10.000 non
hanno un preside loro, ma un supplente preso in prestito da un istituto
vicino. In quasi una scuola su cinque non c’è un dirigente titolare, ma
un sostituto a ‘tempo’. Per migliaia di famiglie è un’impresa riuscire
a parlare con il reggente, che deve barcamenarsi fra due istituti, far
fronte a decine di consigli di istituto, confronti con i professori e
scrutini. Per questo il ministro aveva annunciato un nuovo concorso da
2.800 posti.
Una selezione innovativa e “basata sul merito”, sui titoli e non
sulle anzianità. Ma quel bando non è mai uscito in Gazzetta Ufficiale e
ora le associazioni della dirigenza e i sindacati di categoria lanciano
l’allarme. Se entro gennaio non cominciano le pratiche per le
assunzioni, che da sole durano oltre un anno, non solo non ci saranno i
nuovi presidi necessari a settembre 2011, cosa ormai certa. Ma
potrebbero non essere assunte le nuove leve nemmeno per il settembre
del 2012. Considerando la media dei pensionamenti (800 all’anno), già
nel 2011 saranno 2.400 circa le sedi vacanti. Se non si assume entro il
2012, a quel punto si salirà a oltre 3.000: il nuovo concorso non sarà
bastato neppure per coprire il turn-over e un terzo delle scuole
italiane non avrà un preside. Due associazioni di categoria, la Disal e
l’Andis hanno scritto al ministro Gelmini, in questi giorni di festa,
per sottolineare la gravità del ritardo. “Da quanto sappiamo- spiega
Roberto Pellegatta, presidente Disal- il bando è pronto ed è alla firma
del presidente della Repubblica. C’è anche l’ok della Regioneria dello
Stato, ma manca il placet del Mef, del ministero dell’Economia e delle
Finanze. Il problema forse è politico o forse c’è stata solo
trascuratezza nel sollecitare l’ok del Mef per la pubblicazione in
Gazzetta. Chiediamo al ministro Gelmini di dare una voce al suo collega
di governo. Forse Tremonti vuole risparmiare, perché un preside
reggente costa un decimo di uno assunto, ma così si indebolisce la
scuola”. Le due associazioni, se non arriveranno risposte a stretto
giro, contano di rivolgersi “direttamente a Napolitano” a metà gennaio.
“L’assenza da oltre quattro anni di un concorso per nuovi dirigenti
scolastici- scrivono al ministro- ci sembra non solo un grave danno
alle scuole, ma un segno tangibile di trascuratezza per le istituzioni
scolastiche autonome e per la professione dirigente in particolare”.
Anche l’Anp, l’Associazione nazionale, presidi guidata da Giorgio
Rembado, che è il principale sindacato di categoria, lamenta il forte
ritardo. “Sui tempi del concorso- spiega Rembado- c’erano state ampie
rassicurazioni da parte del ministero dell’Istruzione che, però, ormai
sono alle nostre spalle, sono scadute. Per questo, a ridosso delle
feste di Natale, abbiamo chiesto un incontro al ministro. Speriamo che
a gennaio, alla ripresa delle attività, ci sia questo confronto per far
partire il concorso. Altrimenti salta anche la scadenza di settembre
2012 per le nuove assunzioni, scadenza limite se non vogliamo avere più
di un terzo delle scuole affidate a presidi-supplenti che possono anche
fare i salti mortali, ma con inevitabili difficoltà di gestione degli
istituti”.(di Alessandra Migliozzi da Il Messaggero)
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