Napolitano firma la
legge Gelmini e la accompagna con una lettera a Berlusconi con alcune
preoccupazioni rispetto ad alcuni articoli della riforma. Da un anno
quelle preoccupazioni, insieme ad altre, proviamo a spiegarle al
Ministro Gelmini che ha sempre rifiutato di ascoltarci portando con
irresponsabilità la legge alla sua approvazione finale il 23 dicembre.
Le dichiarazioni del Ministro Gelmini, a partire dall’intervista sui
giovani rilasciata a Il Giornale per finire ai commenti alla lettera
del Capo dello Stato, sono la prova provata di quanto il Governo abbia
perso ogni contatto con la realtà e con il disagio sociale e con
arroganza si prende gioco del Paese e delle istituzioni.La Gelmini non
ha mai deliberatamente ascoltato le ragioni della protesta studentesca,
non ha mai ricevuto documenti di organi accademici favorevoli alla
riforma se non dei Rettori. Questo Governo si è chiuso in sé stesso ed
appeso a tre voti ha scelto di proseguire nell’approvazione di una
legge quadro stravolgente per il sistema universitario e
destrutturante. La Gelmini ha avuto più di un anno di tempo per
ascoltare le nostre ragioni, l’apertura al confronto dopo
l’approvazione di una legge quadro è propria di una turista della
democrazia
Continueremo la nostra mobilitazione per raccogliere, come abbiamo
fatto in questi mesi, lo sdegno verso un Governo autoreferenziale e
autoritario. Continueremo a mobilitarci nelle prossime settimane perché
il futuro siamo noi, non loro, e questo Paese vogliamo riprendercelo e
ridargli dignità e prospettive.
Giorgio Paterna
g.paterna@gmail.com