Dopo un anno
di stand by, a seguito del terremoto dell'aprile del 2009, anche
l'Abruzzo ha dovuto adeguarsi al dimensionamento scolastico imposto dal
ministero dell'Istruzione, conseguenza dei tagli alle sedi più piccole
previsti in sede di conferenza Stato-Regioni: la giunta regionale ha
previsto che per il prossimo anno, il 2011/2012, verranno soppresse 24
autonomie scolastiche, attualmente sottodimensionate, ma il
provvedimento si limiterà a ridurre le direzioni e le segreterie di
alcune scuole, il cui numero complessivo rimarrà così intatto.
Le scuole individuate, in pratica, verranno dirette e gestite da
dirigenti ed amministrazioni appartenenti ad istituti vicini e di
tipologia simile.
Secondo l'assessore all'Istruzione regionale, Paolo Gatti, con questo
provvedimento è stata costituita "una nuova rete scolastica regionale
più vicina alle reali esigenze del territorio, che elimina le
frammentazioni e scova le duplicazioni. Ciò consentirà non solo di
rispettare le regole, ma anche di liberare risorse da dedicare alla
didattica, sfoltendo la burocrazia. Abbiamo deliberato, infine, di
istituire un tavolo tecnico interistituzionale per l'esame di tutte le
questioni connesse all'ampliamento dell'offerta formativa e alla piena
attuazione delle recenti riforme in tema di Istruzione approvate dal
Governo (APCOM)
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