Deborah Di
Vincenzo Barricati al secondo piano della loro scuola, non ci pensano
proprio a tornare a casa. Non ci sono tornati a Natale e sono
intenzionati a trascorrere nell'istituto anche Capodanno e l'Epifania.
Insomma, vacanze alternative per gli studenti del liceo classico
«Fascitelli» di Isernia. Il pretesto certo è la protesta ad oltranza
contro la Gelmini. Protesta che continua anche se la riforma è passata.
E così, mentre i loro colleghi dopo qualche giorno di autogestione e
occupazione hanno «deposto le armi» per godersi i giorni di festa, loro
hanno probabilmente deciso che, tutto sommato, era meglio di
trascorrerli a scuola che in famiglia. Le aule sono off limits per
tutti. Impossibile avvicinare i ragazzi e vedere come si sono
organizzati. Le aule sono off limits per tutti. Impossibile avvicinare
i ragazzi e vedere come si sono organizzati. Da casa – solo questo
hanno detto – hanno portato coperte e cuscini, si riscaldano con
stufette elettriche e mangiano pizza e panini. E vanno avanti così dal
14 dicembre scorso. Sono stati i primi ad «okkupare» e hanno fatto da
apripista a alle altre scuole della città. All'inizio si è pensato che
fosse questione di pochi giorni. E almeno per gli altri è stato così.
Uno, due giorni al massimo. Del resto era prevedibile visto l'arrivo
delle vacanze e le temperature polari della scorsa settimana che non
rendevano certo gli istituti luoghi adatti per trascorrere la notte.
Tutto come da copione tranne che per i ragazzi del Classico che hanno
deciso di non arrendersi. A persuaderli ci hanno provato in tanti. Dal
preside agli insegnanti, dagli agenti di Polizia ai genitori. Ma loro
niente. Si sono assunti la responsabilità di quanto accade nella scuola
e questo per loro basta. Sanno anche che potrebbero rischiare di essere
denunciati per interruzione di pubblico servizio, così come sono
consapevoli che esasperare la situazione potrebbe costargli l'anno
scolastico. Ma non vanno via (da http://www.iltempo.it/molise/)
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